Gli avvocati e le bufale estive

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Suore, preti, spose: le strane news della ditta Canzona & Orecchioni

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di Claudio Paglieri

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Una suora, preoccupata dopo la caduta del Papa, sale in macchina per correre ad Aosta e viene fermata a 180 all’ora in autostrada. Un sacerdote incappa in una pattuglia e risulta positivo all’etilometro per colpa del vino da messa: «Oggi ne ho celebrate quattro», si giustifica. La novizia di un convento denuncia il fidanzato che ha messo su Facebook alcune sue foto in topless, fatte anni prima in Sicilia. Dalle tonache ai matrimoni: una ragazza celebra l’addio al nubilato con uno spogliarellista cubano, il futuro marito la scopre e fa saltare le nozze. Una coppia va in viaggio di nozze alle Mauritius, ma mentre lei è in gita lui la tradisce con un’altra neo sposa. E ancora: Giampiero Galeazzi condannato per aver detto «terrone» al suo portinaio. E poi il pattinatore multato perché senza patente, e potremmo andare avanti ancora per molto a elencare notizie curiose che avete letto sui giornali nei mesi scorsi. Che cosa hanno in comune queste storie avvenute un po’ in tutta Italia, da Aosta a Torino, da Milano a Roma? Facile: la fonte. Sono tutte state raccontate da due avvocati, Giacinto Canzona di Bracciano e Anna Orecchioni di Civitavecchia. Perché tutti i protagonisti di vicende boccaccesche o paradossali si rivolgano, tra le migliaia di avvocati italiani, proprio ai due legali laziali, è un mistero su cui vale la pena chiedere spiegazioni ai legali stessi. «Ci capitano moltissime cause normali – spiega Anna Orecchioni – ma ogni tanto ne arrivano di curiose». Come, è difficile capirlo, visto che i due non hanno un sito e trovare i loro numeri di telefono non è affatto agevole.

In ogni caso, quando le notizie curiose bussano alla porta del loro studio i due avvocati sono pronti a segnalarle all’autorevole agenzia Ansa, che prontamente le rimanda “in rete” da dove i giornali le diffondono in buona fede, anche se forse un po’ ingenuamente. Verifiche sui racconti degli avvocati? Forse si fanno, forse no. È capitato anche, denuncia un sito, che l’Ansa di Napoli abbia inviato per sbaglio un “lancio” con scritto in fondo “cordiali saluti Giacinto Canzona”, segno che il comunicato del legale non era stato neppure “rimpastato”. Se poi qualcuno volesse prendersi la briga di fare dei controlli, come da sorpassata tradizione giornalistica, non sarebbe sempre così facile: i protagonisti delle vicende, il più delle volte, chiedono il rispetto della privacy.

Dunque gli avvocati comunicano le iniziali e a volte nemmeno quelle. Con la suora emula di Schumacher, per esempio, non si può parlare perché il risalto dato alla vicenda «l’ha molto turbata», spiega al Secolo XIX l’avvocato Orecchioni. E come mai la Polstrada di Aosta ha smentito che sia mai stata fatta questa multa? «C’è stato un equivoco – spiega il legale – il verbale è stato fatto dalla polizia, non dalla stradale». E il verbale si può vedere? «Non è ancora arrivato». Le Poste, si sa… Pure la vicenda di Galeazzi viene parzialmente smentita: un altro legale comunica che risaliva al 2004 e che la parola «terrone» non è agli atti. «È vero – ammette Anna Orecchioni – ma Galeazzi aveva detto di peggio…». Quanto al sacerdote reso ubriaco dalle messe, non è attualmente raggiungibile. Forse perché, come dice la Curia, a Bologna non c’è nessun sacerdote A. M. di 41 anni. A volte anche le iniziali tradiscono. E le foto della novizia in topless sono sparite da Facebook a tempo di record. Se mai ci sono state.

Non mancano, per carità, notizie vere. I vescovi chiedono che venga vietato ai minori il film “Angeli e demoni”, ma il firmatario è monsignor Mennonna, 102 anni. L’idea sarà stata farina del suo sacco? L’avvocato Giacinto Canzona, 35 anni, è uno che i meccanismi dei giornali li conosce bene. Ci finì diversi anni fa piantando un discreto casino perché voleva laurearsi in tre anni, cosa all’epoca non consentita. Tra ricorsi al Tar, battaglie, esami ripetuti, alla fine si è messo ad esercitare la professione ma ha capito che la pubblicità è l’anima del commercio. Il suo nome risuona dall’Alpi alle Piramidi, dal Manzanarre al Reno, insomma dovunque ci sia una notizia improbabile e poco verificabile. «Sono tutte notizie assolutamente vere, glielo giuro» dice l’avvocato Orecchioni. L’impressione, però, è che da domani i loro nomi compariranno sui giornali un po’ meno spesso.

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22 luglio 2009

fonte:  http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2009/07/22/AMu1pulC-estive_avvocati_bufale.shtml

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