.
A poco più di due mesi dal G8 de La Maddalena i giochi sono ormai chiusi e, nel totale silenzio delle Istituzioni e dei politici sardi, si è consumata l’ennesima presa in giro della nostra regione condita di misteri, scandali e segreti di Stato.
.
Il G8 de la maddalena era stato presentato come una fantastica opportunità di promozione turistica del territorio e, sopratutto, come occasione di rilancio dell’economia e dell’occupazione regionale e la possibilità di finanziamento di grandi opere infrastrutturali di enorme importanza per l’economia sarda come la 4 corsie “Sassari-Olbia”.
Dati e documenti, ancorchè assai difficili da procurare data la copertura del “segreto di Stato” e la totale discrezionalità nelle nomine e nell’attribuzione degli appalti, dicono l’esatto contrario.
Alle imprese sarde solo briciole!
.
Dei centinaia di milioni investiti nell’evento, solo alcune decine alle aziende sarde, fra cui spicca la Raffaello Pellegrini si Cagliari, il cui amministratore è il Presidente dell’ANCE Sardegna, unica organizzazione italiana ad appoggiare incondizionatamente la gestione degli appalti. All’ANCE si accoda anche Confindustria, ma solo dopo che la presidente Marcegaglia riceve in appalto, per 30 anni, la gestione dell’area dell’ex arsenale trasformata in Hotel di lusso e di proprietà della Regione Sardegna. Hotel la cui costruzione era stata appaltata alla ditta Anemone di Roma che, secondo l’Espresso, appare legata a doppio filo al braccio destro di Bertolaso Angelo Balducci. Appalto che vede lievitare i costi a dismisura, da 59 a 73 mln, arrivando ad un costo record di costruzione a mq di 3843 euro contro i 1200 mediamente considerati per la costruzione di case di lusso.
.
Ultimo atto della pantomima la cancellazione dei fondi per la 4 corsie Sassari-Olbia, cavallo di battaglia di Berlusconi e Cappellacci alle ultime elezioni regionali. E il silenzio delle Istituzioni regionali desta estremo stupore. Infatti, se in passato lo scontro politico fra la precedente presidenza regionale e la presidenza del consiglio potevano generare contrasti, l’attuale perfetta sintonia tra Regione e Governo avrebbero dovuto garantire il totale rispetto degli accordi e degli interessi della Sardegna. Ma così non è stato.
E mentre le poche imprese italiane vincitrici degli appalti incassano cifre da capogiro, le aziende sarde che hanno avuto i subappalti dalle imprese aggiudicatarie sono in rivolta. «Da tre mesi – accusa un rappresentante del Consorzio Forte scarl, che opera nell’ex ospedale – non vediamo i soldi che ci spettano, è una situazione insostenibile».
.
«Le Istituzioni sarde e i nostri rappresentanti politici a tutti i livelli sono dei completi incapaci. Hanno lasciato che una grande occasione di rinascita del nostro territorio si trasformasse in un boomerang per l’economia e per l’immagine dell’Isola. Solo briciole ad aziende compiacenti, subappalti svolti in condizioni tutt’altro che ottimali e ancora in attesa di pagamento, cancellazione di progetti addirittura precedenti al G8 come la Sassari-Olbia, affido delle aree recentemente riconquistate dalla Regione ad imprese italiane e, ciliegina sulla torta, una forte limitazione dell’attività turistica ad inizio stagione con la totale blindatura di una vasta area turistica della Gallura». A parlare è Francesco D’Onofrio, imprenditore del settore ITC di Sassari e autore di uno sciopero della fame, la scorsa estate, proprio in protesta per la mancata attribuzione degli appalti alle aziende sarde. La protesta si fermò per le rassicurazioni ricevute in campagna elettorale dagli esponenti della nuova maggioranza che puntò tutto sulla possibile sintonia fra Regione e Governo in caso di vittoria e, quindi, maggiore possibilità di tutelare gli interessi del territorio.
.
Interessamento di cui non c’è traccia né sui giornali, né nei documenti ufficiali e tantomeno nelle dichiarazioni dei nuovi amministratori.
«Una situazione insostenibile che ci deve fare indignare tutti» continua D’Onofrio «il silenzio dei nostri rappresentanti politici e dei nostri amministratori su questa vergogna è inaccettabile».
.
Per protestare contro una “classe politica incapace” D’Onofrio sceglie di esporsi in prima persona. Martedì è prevista la prima affissione di grandi manifesti murali di denuncia del silenzio di politici e istituzioni in una protesta a tutto campo che, dai muri della città, si sposterà su internet all’indirizzo http://www.g8xleaziendesarde.net e persino su Facebook dove è nato il gruppo “g8xleaziendesarde”. «Non possiamo più stare zitti, è arrivato il momento di una forte protesta popolare che obblighi i nostri amministratori a tutelare gli interessi della Sardegna, oppure tutti a casa!».
.
fonte: http://g8xleaziendesarde.net/?cat=4
_______________________
La protesta corre su facebook
.
Thursday, April 16th, 2009
Per dare man forte alla protesta contro una “classe politica incapace” Francesco D’Onofrio è sceso in campo su Facebook.
Sul famoso «social network» è online il gruppo g8xleaziendesarde che mira a mobilitare il popolo della rete.
Il gruppo ha avuto centinaia di contatti in soli due giorni!
Potete iscrivervi cercando il gruppo g8xleaziendesarde tramite la funzione ricerca presente sull’interfaccia di facebook o cliccando su http://www.facebook.com/group.php?gid=161553120250&ref=mf
Tutti devono sapere quello che succede!
…
Commenti recenti