L’Aquila, il giudice: “Il terremoto poteva essere previsto”

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L’Aquila, il giudice: “Il terremoto poteva essere previsto”

Depositate le motivazioni di condanna di 4 tecnici per il crollo della Casa dello studente nel 2009. Per il gup Grieco “hanno ignorato tutte le prescrizioni”. Il sismologo Boschi: “I sismi non si prevedono, ma gli edifici crollano se costruiti male”

16 maggio 2013

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Il terremoto dell’Aquila che ha portato al crollo tra gli altri della Casa dello studente “non era affatto imprevedibile”. E’ quanto sostiene il giudice del tribunale dell’Aquila Giuseppe Grieco nelle motivazioni sulla sentenza di condanna di 4 imputati e assoluzione di altrettanti, depositate oggi 16 maggio. Sulla scorta delle indicazioni tecniche, per Grieco il sisma poteva essere previsto “essendosi verificato in quello che viene definito periodo di ritorno, vale a dire nel lasso temporale di ripetizione di eventi previsto per l’area aquilana”. Periodo che, scrive citando il consulente Luis Decanini, è stato indicato in circa 325 anni dall’anno 1000″. Inoltre, “si è trattato di un terremoto certamente non eccezionale per il territorio aquilano e assolutamente in linea con la sismicità  storica dell’area”.

Secondo il gup del Tribunale dell’Aquila Giuseppe Grieco, inoltre, nella vicenda del crollo della ‘Casa dello studente’ i tre tecnici condannati per il crollo che si occuparono dei restauri del 2000 hanno “colpevolmente e reiteratamente ignorato tutte le prescrizioni”. Per quanto attiene invece al tecnico dell’Azienda per il diritto allo studio che gestisce l’immobile, Pietro Sebastiani, condannato a due anni e mezzo, il giudice ha rilevato che lo stesso “non ha provveduto a fare il collaudo statico dell’immobile”. Nella vicenda  della Casa dello studente avvenuta in occasione del sisma del 6 aprile 2009 morirono 8 giovani. Per tutti gli imputati l’accusa è di omicidio colposo, disastro colposo e lesioni colpose.

“I terremoti non sono scientificamente prevedibili”, nel giorno e nel momento in cui possono accadere, “ma, quando accade un terremoto, gli edifici crollano se non sono costruiti con i criteri antisismici”. E’ commento alle motivazioni del giudice del il sismologo Enzo Boschi, intervistato dall’Adnkronos. “I terremoti provocano vittime perché gli edifici sono  costruiti male, ed è un antico problema” aggiunge Boschi.
“Questa sentenza non riguarda il mio processo”, andato a sentenza il 22 ottobre scorso, “per il quale siamo ricorsi in appello” precisa l’ex presidente dell’Ingv. “I terremoti non sono prevedibili ma gli edifici possono venire giù anche senza scosse di terremoto, solo perché sono costruiti male” ribadisce lo scienziato.

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fonte tg24.sky.it

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Una risposta a “L’Aquila, il giudice: “Il terremoto poteva essere previsto””

  1. fausto dice :

    Dunque il giudice ha scritto che è ovvio attendersi in Abruzzo terremoti simili a quelli registrati nel passato. Ovvio anche per i sassi, ci mancherebbe. Nel mentre i mezzi di comunicazione strombazzano di sentenze che affermerebbero che “i terremoti si possono prevedere”, cosa che questi magistrati in effetti non hanno detto.

    L’edificante quadretto si potrebbe chiudere con il ricordo degli esperti della sala sismica che assicuravano ai sindaci che “a breve non ci sarebbero stati terremoti rilevanti”. Viva l’Italia.

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