MILANO, AMBIENTE – Blocco del traffico. Stop alle auto, code ai musei. Si riparla di supermulta Ue

Boom per il bike sharing. La Lega: ora basta domeniche a piedi

Blocco del traffico. Stop alle auto, code ai musei. Si riparla di supermulta Ue

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Il Pm10 non cala. «Esaurito il bonus di giorni fuorilegge». La protesta dei commercianti

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MILANO – È stata una passeggiata, ma siamo alla resa dei conti. Milano ha fermato il traffico per dieci ore, ieri, ha controllato 4.511 veicoli e staccato 641 verbali, ma potrebbe scoprirsi presto «fuorilegge» per le norme europee sull’inquinamento. Il Pm10 non cala, anzi, quasi triplica la soglia d’allarme (138 microgrammi in via Senato). E, soprattutto, prolunga la serie nera dello smog. Sabato sono stati raggiunti i 33 giorni di «superamento» dei limiti nel 2011 e tra oggi e domani potrebbero salire a quota 35: il «bonus» annuale dell’Ue è ormai esaurito, Milano torna nel mirino di Bruxelles. E rischia un’altra procedura d’infrazione.

Il secondo blocco al traffico del 2011 ha diviso nuovamente il capoluogo dall’hinterland: niente macchine in città, circolazione libera fuori. I milanesi hanno approfittato della domenica senz’auto per riversarsi nelle strade (a piedi, in bici) e visitare musei e palazzi storici: sono stati oltre 14 mila gli ingressi alle Collezioni civiche gratuite (tra Castello, Museo del ‘900, Storia naturale); oltre 2 mila le persone salite in cima al Pirellone; 1.600 quelle che si sono tuffate nelle piscine. Boom del bike sharing: 3.050 biciclette prelevate alle rastrelliere (tre volte il dato medio) In metrò 400 mila viaggiatori: più 6% rispetto al primo blocco.

Nella giornata di liberalizzazione dello shopping, tuttavia, quasi un commerciante su due – da corso Matteotti a Buenos Aires – ha tenuto i negozi sbarrati: «Molti esercenti hanno evitato spese e costi inutili», dice Simonpaolo Buongiardino, Unione del commercio. Perché? Risponde Gabriel Meghnagi, presidente Ascobaires: «Nelle domeniche a piedi c’è molta gente in giro, ma i negozi sono semideserti». Il Comune ha concesso un’altra deroga ai commercianti per il 13 febbraio.
Mercoledì, al vertice dei 134 sindaci in Provincia, Milano ribadirà la linea: «O tutti chiudono al traffico, o non fermeremo più le auto». Così il vicesindaco Riccardo De Corato: «Mentre noi mettiamo in atto provvedimenti strutturali ed emergenziali, altre città più inquinate della nostra non muovono un dito». Aggiunge l’assessore alle Attività produttive, Giovanni Terzi: «Serve un cambio di passo. Prepariamo un calendario di blocchi concordati, a livello provinciale o regionale, strutturato su eventi sportivi, concerti, iniziative per i ragazzi». Lo slogan c’è: «Yes, weekend». Osserva l’assessore Massimiliano Finazzer Flory: «La gente sa come passare il tempo libero: con la cultura. Ma la cultura non può essere una risposta all’emergenza». Il leghista Matteo Salvini: «Basta domeniche a piedi, sono una beffa». Giuliano Pisapia, candidato del centrosinistra: «La città paga la politica sciagurata sui traporti per i pendolari». Il Pd accusa Atm: «Non ha potenziato le corse dei bus nelle periferie – ieri -. I cittadini sono rimasti isolati».

Legambiente, però, difende il Comune: «L’hinterland, la Provincia e la Regione sono rimasti fermi davanti all’emergenza – dice il vicedirettore Andrea Poggio -. Chi fa poco e meno, contro lo smog, non ha diritto di criticare il sindaco Letizia Moratti. Facciano tutti di più». Saronno ha abbassato a 30 chilometri orari il limite di velocità sulle sue strade, ma gli automobilisti protestano: oggi marciano verso il Municipio.

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Armando Stella
07 febbraio 2011

fonte:  http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/11_febbraio_7/stop-auto-181413594111.shtml

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