Dalla Chiesa 5 milioni per l’Abruzzo. L’Udc boccia il 5 x 1000: meglio tassa sui ricchi

Dibattito aperto sul finanziamento della ricostruzione

.

Una una tantum dell’1% in più sull’Irpef per i redditi superiori ai 120mila euro e obbligazioni speciali regionali, una sorta di ‘Abruzzo bond’, rimborsabili in trent’anni a interessi zero. E ancora, scudo fiscale per il rientro, con tassazione di favore, dei capitali dall’estero. Sono alcune delle proposte dell’Udc per aiutare la popolazione colpita dal terremoto in Abruzzo. Ad illustrarle, in una conferenza stampa alla Camera, Pier Ferdinando Casini e Lorenzo Cesa.

No all’opzione 5 x mille
E’ sbagliato pensare di destinare all’Abruzzo il 5 per mille oppure l’8 per mille, che gli italiani versano per le associazioni di volontariato e per la chiesa. E’ una proposta che “a noi non piace”, sottolinea il segretario Cesa, spiegando che sottrarrebbe risorse alle associazioni che sono sul campo tra gli sfollati. Casini sollecita ad evitare ” guerre tra poveri: non si trovano le risorse togliendole a qualcun altro”.

Gli otto punti Udc
In primo luogo, l’una tantum sui redditi superiori ai 120 mila euro, partire dai parlamentari che, spiega il leader Udc, “devono dare l’esempio”. Una misura che consentira’ un gettito di circa 500 milioni di euro; al secondo punto, quelli che Casini definisce ‘Abruzzo bond’: ogni regione emette obbligazioni speciali che vengono sottoscritte dalla Cassa depositi e prestiti. Le obbligazioni sono rimborsabili in trent’anni a zero interessi. Le risorse così raccolte vanno indirizzate alla ricostruzione delle infrastrutture in Abruzzo. Il nuovo debito contratto dalle singole Regioni, spiega Casini, viene escluso dal patto di stabilità.

Poi l’Udc propone uno scudo fiscale per il rientro dei capitali all’estero con una tassazione di favore (gettito previsto, 1-1,5 miliardi di euro); le fondazioni bancarie possono partecipare alla ricostruzione dell’Abruzzo versando allo Stato una cifra pari all’1% del loro patrimonio. Su una ipotesi di patrimonio che si aggira a fine 2008 intorno ai 50 miliardi di euro, si prevede un contributo di 500 milioni.

E ancora: esclusione dal patto di stabilità della regione Abruzzo, di tutte le province e tutti i comuni colpiti dal terremoto; sospensione dei pagamenti delle rate dei mutui per due anni a tutti coloro, famiglie e imprese, che devono ricostruire case, uffici, negozi o capannoni. Le rate sospese, si precisa, allungano la durata del mutuo senza aumentare la quota interessi; esenzione irpef e ici per chi affitta seconde case in Abruzzo agli sfollati e fondo sociale per contribuire al pagamento del canone di locazione; agevolazioni fiscali per la ricostruzione, sia per chi acquista che per le imprese che costruiscono.

Sciame sismico
Sembra proprio non voler finire la sequenza di scosse sismiche che attanaglia l’Abruzzo. L’ultima questa mattina alle 11.08 di magnitudo 3.2 con epicentro Rocca di Cambio, Villa S. Angelo e San Panfilo D’Ocre. Ieri sera alle 23,14 un’altra forte di 4.9 ha interessato i comuni di Capitignano, Campotosto, Pizzoli e Barete ma è stata avvertita distintamente anche in Umbria, Marche e Lazio, fino a Roma.

Soldi per ripartire
E’ salito a 5 milioni il sostegno da parte della Cei. Ai 3 iniziali si sono infatti aggiunti i due di oggi, come ha annunciato il cardinal Angelo Bagnasco, in visita a L’Aquila. Bagnasco ha visitato il pronto soccorso, ha avuto parole di grande apprezzamento per il personale medico e infermieristico, e altrettante parole di riconoscenza della Chiesa per i vigili del fuoco. Ammonta a 8 milioni di euro la raccolta di donazioni a favore delle popolazioni terremotate attraverso l’invio di sms a un numero dedicato – 48580 – lanciato dalla Protezione Civile. Il presidente dell’Abruzzo, Gianni Chiodi, parlando a ‘Mattino 5’ ha detto che “entro ottobre, novembre dovremo avere delle costruzioni per coloro che non potranno rientrare nelle case”. “L’obiettivo – ha spiegato – è quello di spostare prima dell’inverno le persone dalle tende e daglialberghi”.

Mantenere viva l’attenzione
Un appello affinché dopo l’emergenza in Abruzzo non vengano dimenticati il dramma e le necessità della popolazione arriva da Dario Franceschini, segretario del Pd, in visita a Mantova. “Affronteremo la fase della ricostruzione con lo stesso senso di responsabilità con cui abbiamo affrontato l’emergenza – ha detto – davanti al dolore e alla sofferenza non possono esserci polemiche politiche, adesso sappiamo che un’opposizione in un paese democratico deve controllare soprattutto quando i riflettori si spegneranno perché le promesse non vengano tradite e gli impegni vengano rispettati”.

Ricostruire nella legalità
Per il procuratore capo de L’Aquila, Alfredo Rossini, “è abbastanza normale pensare che la criminalità organizzata non sia distratta di fronte al fiume di soldi che dovrà arrivare. Quindi staremo molto attenti”. Rossini ha detto che l’argomento è stato affrontato in una telefonata avuta col procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso, “mi ha telefonato dall’estero in merito a questo”. L’attenzione dei magistrati sara’ non solo sulla certificazione antimafia delle imprese, “staremo molto attenti a controllare chi verrà a ricostruire, esaminandone tutti i requisiti. Proprio perché abbiamo dietro la procura antimafia, possiamo arrivare fino alle origini di quelle persone che verranno qui”.

____________________________________________________________

____________________________________________________________

14 aprile 2009

fonte: http://www.rainews24.it/Notizia.asp?NewsId=114707

Lascia un commento