BREVETTO ITALIANO – Macchina acchiappaonde per fare elettricità

Un prototipo ha dato ottimi risultati al largo di Marina di Pisa

Progettata da un ricercatore dell’Università di Pisa. A settembre sarà sperimentato il modello finale

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Michele Grassi (da dm.unipi.it)

La forma, ancora top secret nei dettagli, è quella di una mongolfiera. Subacquea, da immergere a cento metri di profondità per catturare l’energia delle onde. È una macchina, unica al mondo nel suo genere, progettata da un «cervello italiano», Michele Grassi, ricercatore al dipartimento di matematica dell’Università di Pisa. A che cosa serve? A trasformare in elettricità l’energia delle onde.

PROTOTIPO Grassi, 38 anni, studi alla Normale e dottorato alla Ucla di Los Angeles, ha costruito un prototipo che ha dato ottimi risultati al largo di Marina di Pisa. A settembre sarà sperimentato il modello finale, con tanto di validazione, e poi si passera al business, ovvero la vendita. Che potrebbe avere anche risultati eccellenti. Le prime prove marine sono state ottime. La «macchina delle onde» riesce a produrre energia a costi tre volti inferiori al fotovoltaico e simili a quelli dell’eolico. Con un vantaggio strategico: «Queste macchine non hanno impatto visivo come le pale eoliche», spiega Grassi, «perché stanno sotto il mare e sono ecologiche». Se ne possono costruire di più dimensioni e potenza. Grandi e costose (milioni di euro) ma capaci di erogare un megawatt di potenza e piccole ed economiche (100 mila euro) da 100 chilowattori capaci di soddisfare il fabbisogno energetico di una trentina di appartamenti.

MEGLIO IN OCEANO «La macchina è diversa da tutti gli altri progetti per ricavare energia dal moto ondoso», continua Grassi. «Potrà essere utilizzata in un mare calmo come il Mediterraneo, anche se la sua efficienza nell’oceano potrebbe essere cinque volte superiore». La tecnologia? «Semplice, si tratta di basilari principi di ingegneria meccanica», risponde Grassi, «e dietro il prodotto non c’è neppure una grande industrializzazione». La macchina delle onde ha già iniziato a stuzzicare gli appetiti internazionali. Una società francese ha contattato il ricercatore pisano e il governo del Galles si è detto disponibile a finanziare per il 50% le spese di realizzazione e a contattare eventuali sponsor. «Una proposta molto lusinghiera, che mi ha sorpreso e onorato», conferma Grassi. Che poi aggiunge: «Ho preso un po’ di tempo prima di rispondere, nonostante la proposta sia straordinaria. Mi piacerebbe che il sostegno arrivasse dal mio Paese. Vedremo».

Marco Gasperetti
29 maggio 2008

fonte:  http://www.corriere.it/scienze_e_tecnologie/08_maggio_29/onde_progetto_energia_90c82ade-2d96-11dd-913b-00144f02aabc.shtml

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ENERGIA DAL MARE: I PRECEDENTI

Energia dalle onde: in Irlanda installato Sea Gen

Aprile 9, 2008

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turbina per maree seagen

SeaGen, La turbina più grande del mondo per ricavare energia elettrica pulita dalle onde del mare è stata installata a Strangford Lough, nell’Irlanda del Nord, un luogo conosciuto per l’impeto delle correnti. Questo è anche il primo progetto commerciale per trarre energia dalle onde.

La turbina si trova 400 metri al largo, pesa 1000 tonnellate ed ha due rotori del diametro di 16 metri. L’ha realizzata la società Marine Current Turbines ed entrerà in funzione alla fine dell’anno. Si stima che produrrà 1,2MW, sufficienti a centinaia di case.

I rotori di SeaGen saranno in funzione per 18-20 ore al giorno e si muoveranno alla velocità di 10-20 giri al minuto: dieci volte più lenti dell’elica di una nave. Si stima che per questo non danneggeranno la fauna marina della zona, abituata a muoversi agilmente fra la forte corrente e le onde impetuose.

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fonte: http://ambiente.3viso.com/energia-dalle-onde-in-irlanda-installato-seagen/2008/04/09/

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29/03/2006  Messina

ENEL PONTE DI ARCHIMEDE:IN RETE L’ENERGIA BLU DI SCILLA E CARIDDI

A Messina, per la prima volta al mondo, una turbina trasforma la potenza delle correnti marine dello Stretto in elettricità destinata ad alimentare il sistema nazionale di distribuzione

La turbina Kobold

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Per la prima volta al mondo, l’energia elettrica prodotta dalle correnti marine viene immessa nella rete di distribuzione elettrica nazionale Avviene a Messina, dove il prototipo della turbina ad asse verticale brevettata Kobold, della Ponte di Archimede SpA, presieduta da Elio Matacena, dopo un periodo di sperimentazione per ottimizzarne la resa, è stata collegata alla rete elettrica di Enel, a cui potrà fornire un flusso costante di energia pulita e rinnovabile.

Attualmente, il prototipo, che in Italia trova nello Stretto di Messina le migliori condizioni di sfruttamento delle correnti marine, può arrivare a produrre fino a 40 kW. Per incrementare ulteriormente il rendimento della piattaforma ancorata al largo di Ganzirri, sotto la quale è stata installata la turbina a tre pale, sul tetto sono stati posizionati 39 pannelli solari, che la rendono una vera e propria icona dello sviluppo sostenibile in campo energetico.

“Si tratta di un progetto che offre un lusinghiero primato all’Italia – afferma Elio Matacena – e sono lieto che Messina possa diventare la prima città del pianeta la cui rete elettrica riceve energia dal mare. Le correnti marine dello Stretto che, nell’antichità, seminavano terrore e pericolo fra i naviganti, oggi costituiscono un giacimento inesauribile di energia.

L’allacciamento alla rete Enel costituisce un importante traguardo per la nostra iniziativa la cui validità ha un significativo “garante”: l’UNIDO – United Nations Industrial Development Organization – ha adottato la nostra tecnologia – sottolinea Elio Matacena – ritenendola la più efficiente fra quelle fin qui messe a punto, per diffonderla in via sperimentale negli Arcipelaghi della Repubblica Popolare Cinese, dell’Indonesia e delle Filippine. Sono, inoltre, in corso passi concreti per avviare un trasferimento tecnologico in Asia, al fine di emancipare gli abitanti delle isole di queste tre Nazioni dalla “schiavitù energetica.”

“Siamo lieti che l’Italia, anche grazie ad Enel, possa detenere questo nuovo, importante primato – ha dichiarato Livio Gallo, Direttore Divisione Infrastrutture e Reti di Enel – tanto più significativo perché raggiunto nell’ambito della produzione di energia attraverso l’innovazione tecnologica e nel rispetto dell’ambiente. Del resto – prosegue Gallo – la nostra Società è da sempre impegnata sul fronte delle energie rinnovabili. Proprio qui in Sicilia abbiamo diversi impianti eolici che vanno ad aggiungersi ad altri di tipo idroelettrico e attendiamo a breve il decreto che dovrebbe consentire a Priolo, in provincia di Siracusa, l’avvio dei lavori per la realizzazione dell’innovativo progetto Archimede, che per la prima volta integra un ciclo combinato a gas a un impianto solare termodinamico”.

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fonte: http://www.enel.it/azienda/sala_stampa/notizie_territorio/sicilia/ss_notizieterritorio_articolo.asp?IdDoc=1461868

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