Fotoreporter italiano ucciso a Bangkok. Resa delle camicie rosse: troppe vittime / Italian photographer Fabio Polenghi shot dead in Bangkok

Fotoreporter italiano ucciso a Bangkok
Resa delle camicie rosse: troppe vittime

Fatality: The body of an anti-government protester lies on the ground. At least four people have been killed, prompting senior Red Shirt leaders to end the sit-in

Si chiamava Fabio Polenghi, aveva 48 anni. L’esercito ha travolto le barricate dei manifestanti antigovernativi: altre 4 vittime. Imposto il coprifuoco. Ma la protesta non si ferma: in fiamme la Borsa e centri commerciali

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BANGKOK (19 maggio) – Almeno cinque persone, fra le quali un giornalista italiano, sono state uccise negli scontri di stamani a Bangkok fra manifestanti anti-governativi e forze di sicurezza. Lo ha reso noto la polizia.
L’italiano ucciso era un fotografo di nome Fabio Polenghi. La conferma è arrivata anche dalla Farnesina. Polenghi è stato colpito al cuore e all’addome. Il fotografo è stato riconosciuto da una amica attraverso le immagini diffuse dalla tv del suo trasporto in ospedale. Polenghi aveva 48 anni.Il presidente Napolitano: accertare le responsabilità.

L’esercito thailandese ha interrotto la sua avanzata verso il centro dell’accampamento delle camicie rosse e faciliterà lo sgombero pacifico dei manifestanti. Lo ha annunciato Sansern Kaewkamnerd, portavoce delle forze armate, dopo che i leader dei dimostranti si sono già consegnati alla polizia. «I leader terroristi si sono arresi alle 13.45 (le 8.45 in Italia) sotto la pressione delle truppe – ha detto Sansern -. Per ora interromperemo le operazioni nell’area». Nelle prime ore della mattina i blindati hanno sfondato la barricata di Silom, sul lato meridionale della cittadella rossa, senza però penetrare fino al centro dell’accampamento.

Il governo thailandese ha imposto il coprifuoco a Bangkok. Lo ha annunciato il ministro della difesa Prawit Wongsuwon, mentre nella capitale proseguono gli atti vandalici delle camicie rosse che non accettano la resa. Bangkok sarà sotto coprifuoco dalle 20 di stasera (le 15 in Italia) alle 6 di domattina.

La Borsa di Bangkok è in fiamme e blackout hanno colpito alcune zone della capitale thailandese, mentre bruciano diversi centri commerciali. Lo hanno reso noto i vigili del fuoco. I manifestanti hanno appiccato il fuoco anche a un cinema in Siam Square, una zona circondata da centri commerciali all’interno dell’accampamento ormai semivuoto. Le fiamme avvolgono l’intero edificio, coinvolgendo anche un ristorante adiacente, secondo testimoni. Altre incendi vengono segnalati nella zona di Din Daeng e di Lad Prao, nel nord della capitale.

Un secondo municipio è stato incendiato da dimostranti anti-governativi nel nord-est della Thailandia, a Khon Keon. Lo ha reso noto la tv locale. In precedenza i sostenitori del premier deposto Thaksin Shinawatra avevano dato fuoco al municipio di Udon Thani, un’altra loro roccaforte nel nord-est.

L’offensiva dell’esercito era scattata questa mattina dopo che nella notte è fallito un tentativo di mediazione portato avanti dal senato thailandese.
Muniti di altoparlanti, i militari avevano intimato lo scioglimento del presidio prima di far partire i carri armati, che hanno travolto le barricate di copertoni e bambù erette nell’area di Ratchaprasong. Almeno 16 persone sono rimaste feite, fra cui quattro giornalisti. I manifestanti hanno incendiato copertoni per ostacolare l’avanzata delle truppe. Sarebbe stato dato alle fiamme anche l’ufficio del Narcotic Bureau, a nord dell’area degli scontri. Follle di sostenitori delle camicie rosse si sarebbero riunite per protestare in diverse località del nord della Thailandia.

La resa: troppe vittime. Jatuporn Prompan, ha parlato ai sostenitori dal palco dell’accampamento: «Mi scuso con voi, ma non voglio altre vittime. Anch’io sono distrutto. Ci arrenderemo».

I quasi mille italiani residenti a Bangkok sono stati invitati dall’ambasciata a rimanere a casa oggi, anche se la situazione nella capitale è tranquilla al di fuori dell’area degli scontri in centro. Lo ha reso noto l’ambasciatore italiano in Thailandia, Michelangelo Pipan, intervistato al tg di Sky.

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fonte:  http://www.ilmessaggero.it/articolo.php?id=102557&sez=HOME_NELMONDO

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breaking News: ITALIAN PHOTOGRAPHER FABIO POLENGHI SHOT DEAD IN BANGKOK

(Fabio Polenghi, ucciso a Bangkok)(Fabio Polenghi, ucciso a Bangkok)

[UCCISO A BANGKOK IL FOTOREPORTER FABIO POLENGHI – NE ABBIAMO AVUTO CONFERMA DIRETTA DA CONOSCENTI E COLLEGHI – A TUTTA LA FAMIGLIA DI FABIO ED AI SUOI AMICI LE CONDOGLIANZE DI TUTTO IL NETWORK DI SHOOT FOR CHANGE – FABIO HA SPESO LA SUA VITA PER PERSEGUIRE E RACCONTARE LA VERITA’ DEGLI EVENTI DI CRONACA. E’ MORTO RACCONTANDOLA…]

Italian Free Lance photographer, Fabio Polenghi has been confirmed dead in Bangkok, shot by the thai Army during the latest, and ongoing, events.

We are all shocked.

Fabio Polenghi loved photography and it became his work for the past 29 years, spent on the field.

He went to Thailand to tell the story up close from within. He was a pro…

We’ll have time to mourn and to remember him with his works but now let me send a message for those who are there to shoot photoreportage and tell stories of what is going on:

DO NOT TAKE RISKS!           DO NOT GO THERE UNLESS NECESSARY!

Photoreportage is not a game. They’re killing photographers and journalists there. And Fabio, who was a pro, died to pursuit his mission to report a story, to have us being fully aware of what is going on.

BUT IF YOU’RE NOT A PROFESSIONAL, DO NOT GO THERE AND DO NOT TAKE RISKS!

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fonte:  http://www.shoot4change.net/?p=1695

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