EVASIONE FISCALE – Capitali a San Marino, blitz in 16 banche

Capitali a San Marino, blitz in 16 banche
Sospetto di evasione fiscale

Ma anche negli istituti di credito di sei regioni, per un totale di 78 filiali. L’obiettivo è verificare l’identificazione della clientela. Lista Hsbc: un “tesoretto” da 6,9 miliardi di dollari

.

Capitali a San Marino, blitz in 16 banche sospetto di evasione  fiscale

.

SAN MARINO – Blitz di Guardia di Finanza e Agenzia delle Entrate in 16 banche per verificare il rispetto degli obblighi di legge necessari a garantire l’identificazione della clientela. In tutto sono state visitate 78 filiali e due fiduciarie italiane, dislocate in sei regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Marche, Toscana e Lazio)
Nel mirino del fisco intermediari nazionali, già emersi nel corso di attività operative finalizzate a contrastare l’evasione fiscale internazionale, le frodi Iva “carosello” e il riciclaggio dei relativi proventi, individuati da Fiamme Gialle e Agenzia delle Entrate per essere stati utilizzati da contribuenti italiani per eseguire movimentazioni finanziarie illecite destinate alla Repubblica di San Marino. E su un altro fronte di indagine, sempre riguardante l’esportazione di capitali all’estero, le Fiamme Gialle hanno reso noto l’ammontare del “tesoretto” contenuto nella “lista Hbsc”, l’elenco di correntisti italiani della banca svizzera sospettati di evasione fiscale:  6,9 miliardi di dollari Usa.

La pista di San Marino. Il fisco italiano vuole accertare l’esattezza e la completezza delle informazioni che gli intermediari sono tenuti a comunicare all’archivio dei rapporti finanziari. L’eventuale omissione da parte delle banche farebbe scattare indagini finanziarie e verifiche. Ulteriore scopo delle attività in corso, oltre a contestare eventuali illeciti commessi dalle banche, è l’acquisizione di ogni utile informazione per il successivo sviluppo di indagini volte a “scovare” evasori e recuperare i capitali illecitamente portati all’estero.

La banca dati dei rapporti finanziari contiene tutte le comunicazioni relative ai rapporti continuativi intrattenuti con la clientela esistenti, a partire dalla data del 1° gennaio 2005. Così come contiene quelle relative le cosiddette operazioni extra-conto, ossia poste in essere al di fuori di un rapporto continuativo, ad eccezione delle operazioni di versamento effettuate tramite bollettino di conto corrente postale per un importo unitario inferiore a 1.500 Euro, oltre che i rapporti diversi da quelli intrattenuti con i titolari dei rapporti continuativi o delle stesse operazioni extra-conto (procure e deleghe).

I dati devono essere comunicati all’archivio mensilmente in via telematica. I soggetti tenuti a inviare i dati sono circa 13 mila e includono le banche, la società poste italiane spa, gli intermediari finanziari, le imprese di investimento, gli organismi di investimento collettivo del risparmio, le società di gestione del risparmio e ogni altro operatore finanziario. L’obbligo di comunicazione ricade anche sulle filiali estere di operatori italiani e, ovviamente, su quelle italiane di operatori esteri. Gli intermediari rischiano per ogni omessa comunicazione sanzioni da 2.065 Euro fino a 20.650 Euro.

Il “tesoretto” della Hbsc. – E’ di 6,9 miliardi di dollari Usa – secondo quanto si è appreso – il tesoretto contenuto nella cosiddetta “lista Hsbc” acquisita la scorsa settimana dalla Guardia di Finanza 1. La lista contiene 7 mila nomi di correntisti italiani della banca Hsbc sospettati di evasione fiscale ed è stata ottenuta dalle Fiamme gialle attraverso una collaborazione internazionale di polizia.

Ci sono soprattutto imprenditori e contribuenti lombardi nella lista Falciani acquisita dalla Guardia di Finanza. E’ quanto comunicano le Fiamme Gialle. In particolare, tra le persone fisiche indicate nell’elenco risulta il 51% di imprenditori, il 15% di casalinghe, il 14% di professionisti (avvocati, dentisti e giornalisti), l’11% di dirigenti di azienda, il 4,5% di pensionati, il 2% di studenti, 2,5 altro. Il 63% dei contribuenti sono in Lombardia, l’11% nel Lazio, il 7% in Piemonte, il 4,5% in Emilia Romagna, il 4% in Veneto, il 3,5% in Toscana, il 3% in Campania come anche nelle Marche, il 2,5% in Trentino Alto Adige, l’1,5% in Friuli Venezia Giulia e in Liguria, lo 0,5 % in Puglia.

.

26 maggio 2010

fonte:  http://www.repubblica.it/cronaca/2010/05/26/news/san_marino_blitz-4341509/?rss

Lascia un commento