Per Vik

Copio impunemente dal blog di Marte, perché va bene dare le notizie… ma quando si riesce anche a dare qualche indicazione su come muoversi per farsi sentire… 😀

Bersagli facili.

Alla fine dell’articolo vi lascio i riferimenti a cui scrivere la vostra protesta o richiesta di intervento.

Vittorio Arrigoni è il pacifista italiano dell’International solidarity movement (Ism) che racconta in diretta da Gaza per il manifesto il tragico giorno per giorno della «spedizione punitiva» (parole di Massimo D’Alema) che Israele sta infliggendo al milione e mezzo di palestinesi intrappolati nella striscia. Basta leggere i giornali, a cominciare dal Corriere della Sera – il numero uno – o guardare il Tg1 – la portaerei dell’informazione «pubblica» -, per capire che Vittorio Arrigoni, e quelli come lui (sfortunatamente troppo pochi), è un testimone scomodo di fronte ai silenzi e alla (clamorosa) disinformazione della stampa italiana e, in genere, internazionale. Per questo la notizia che un sito web americano ha messo in rete il nome e la foto di Arrigoni proclamandolo «il bersaglio N.1» dell’esercito israeliano provoca rabbia ma non meraviglia.
È possibile che il sito http://www.stoptheism.com non sia, come dicono, troppo attendibile, che il suo animatore – tale Lee Kaplan, sedicente «giornalista investigativo» – sia un ciarlatano. Ma con il clima di impunità goduto dalle nefandezze israeliane e di omertà garantito dalla politica e dalla stampa, bisogna stare molto attenti. Fu a Gaza nel marzo 2003, durante la seconda intifada, che una pacifista Usa dell’Ism, Rachel Carrie, fu (deliberatamente)schiacciata da un bulldozer militare israeliano mentre tentava di impedire la distruzione di una casa palestinese.
A quel che si sa Stop the Ism è un sito statunitense dell’estrema destra ebraica, furiosamente anti-palestinese e anti-comunista, che sembra sia legato a Radio Arutz7, l’emittente dei coloni ebrei, i più fanatici in genere provenienti dagli Usa, insediati nelle terre palestinesi della Cisgiordania e di Gerusalemme est. Per Kaplan e soci per fermare l’International solidarity movement qualsiasi mezzo è buono purché sia «definitivo». Per loro l’Ism è «un consorzio di gruppi di anarchici e comunisti americani alleati dell’Olp», ovvero «un’idra dalle molte teste» il cui obiettivo è di «aiutare l’Olp a distruggere Israele» e di «finanziare anarchici e comunisti americani a espandere le basi per la rivoluzione mondiale». E gente come Vittorio Arrigoni e altri volontari che vengono dagli Stati uniti, dall’Irlanda, dalla Spagna, dall’Australia, dalla Polonia, sono dei «terroristi alleati di Hamas».

Sembrerebbe da ridere ma non c’è niente da ridere. Vittorio Arrigoni è un bersaglio «facile». È uno di quei matti che vanno a mani nude in posti infami come Gaza per difendere i civili palestinesi. Gli israeliani lo conoscono bene e lo hanno già intercettato, arrestato ed espulso due volte prima che Arrigoni il 23 agosto tornasse a Gaza dal mare a bordo della barca Free Gaza che aveva rotto il blocco israeliano (la vera causa della fine della tregua, non certo i razzetti di Hamas come vi stanno raccontando).

Per cercare di evitare che anche Arrigoni divenga un «tragico errore» o un «danno collaterale» abbiamo chiesto alle autorità politiche e diplomatiche italiane di attivarsi urgentemente con quelle israeliane.

Nell’inferno di Gaza Vittorio Arrigoni non è solo.
Maurizio Matteuzzi
Il Manifesto, 13/01/2009

Daniele F (grazie) ha redatto il testo in inglese per la mail scritta al web hosting canadese che ospita il sito http://stoptheism.com/ in cui Vik e gli altri volontari dell’Ism sono indicati come “target” da eliminare.
L’indirizzo a cui inoltrare la mail è abuse@koimedia.com

“It has come to my attention that you provide a web hosting service for the site http://www.stoptheism.com. I feel it’s my duty to inform you that the site contains explicit and repeated death threats, incitements to murder and violence, as well as virulent, abusive, diffamatory terms directed at a specific group of people. The threatened parties, all members of the human rights activist group ISM, currently operating in Gaza for the benefit of the civilian population, are explicitly pointed out as targets for terrorist violence with their names, surnames and pictures clearly shown on the site you are hosting.

I’m confident that any respectable web hosting service such as yourselves would include such antisocial behaviour as fully violating their terms and regulations. Considering that the ISM have had regular exposure in the world media thanks to their successful and much respected work as human rights monitors in the Middle East, I feel it my duty to inform the media of these unacceptable death threats, should the site not be obscured as soon as possible. In the meantime, I remain confident that you shall be keen to cooperate on the matter and hope to hear from you soon.

Sincerely,

firma”

Annalisa Melandri (grazie) ci segnala invece che si è messa in contatto con l’ambasciata canadese in Italia, la quale ha iniziato ad occuparsi del fatto.

Roberto (grazie) invece ci indica la mail del nostro consolato italiano a Tel Aviv, a cui inoltrare le proteste per le minacce rivolte all’Ism.

Le mail vanno indirizzate a consolato.telaviv@esteri.it

Ho cercato di raccogliere le indicazioni più significative. Se ne ho dimenticata qualcuna segnalatemelo pure.

Grazie a tutte/e (grazie a te, Marte!)

Vik, non sei solo!!!

Restiamo umani…

2 risposte a “Per Vik”

  1. marcolino dice :

    che vuol diventare un altro Quattrocchi? Una Sgrena? far ammazzare qualcun altro al posto suo? che torni a casa e la smetta di sfidare la sorte. venga a battersi per qualche diritto negato in Italia! prima di andare a togliere una pagliuzza dall’occhio di un altro, togli il tronco dal tuo diceva un saggio…saluti

  2. solleviamoci dice :

    Di problemi, è vero, ne abbiamo molti anche noi. Però, a parte il “trascurabile” fatto che qui stanno annientando un popolo (e scusa se è poco… alla faccia della pagliuzza!), c’è anche da dire che se ciascuno di noi si scegliesse un obiettivo, come ha fatto Vik, e si desse da fare per modificare lo stortume invece di starsene comodamente a digitare davanti ad un pc, magari… sempre troppo comodo criticare e basta!

Lascia un commento