TARANTO – “Il decreto un vulnus per la democrazia” così la Procura impugna il Salva Ilva


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“Il decreto un vulnus per la democrazia”
così la Procura impugna il Salva Ilva

Pubblici i primi stralci del ricorso presentato dalla Procura di Taranto alla Consulta. “La vicenda Ilva, al di là degli aspetti processuali e penali, è di enorme importanza da un punto di vista sociale ed etico” ha spiegato il procuratore Franco Sebastio

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Il decreto legge 207 sull’Ilva ha operato un “grave ‘vulnus’ ai principi di obbligatorietà dell’azione e di indipendenza del pm” (articoli 112 e 107 della Costituzione) e questo “non appare tollerabile”. Così scrive la Procura della Repubblica di Taranto nel ricorso inviato alla Corte Costituzionale per conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sul decreto legge Salva-Ilva, convertito in legge il 20 dicembre scorso.

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Per i pubblici ministeri, il decreto ha fatto di peggio, ha cioè “legittimato la sicura commissione di ulteriori fatti integranti i medesimi reati” contestati, a partire ovviamente da quello di disastro ambientale. Per questi motivi la Procura chiede alla Consulta di dichiarare che “non spetta, nel caso di specie, al Governo della Repubblica autorizzare la prosecuzione dell’attività produttiva per periodo di tempo predeterminato”, e che questa autorizzazione non può scavalcare gli eventuali provvedimenti di sequestro di beni dell’impresa adottati dalla magistratura.

La vicenda Ilva, al di là degli aspetti processuali e penali, è di “enorme importanza da un punto di vista sociale ed etico” ha voluto chiarire il procuratore, Franco Sebastio, e per questo motivo è stato chiesto alla Corte costituzionale “un contributo di chiarezza”, ma “non c’è nessuno scontro”. Le parole del capo della procura ionica arrivano all’indomani dell’ufficializzazione del ricorso e sono quasi un’anomalia rispetto al silenzio che la procura si è imposta da quando la vicenda Ilva ha avuto clamorosi sviluppi giudiziari. Nel sottolineare che questo tipo di problematica “è emersa a Taranto per la vicenda Ilva, ma potrebbe sorgere in futuro anche in altre sedi”, il procuratore fa presente che quel “contributo di chiarezza” a cui faceva riferimento “potrà essere ulteriormente richiesto in seguito”. Il pensiero va subito agli eventuali dubbi di costituzionalità di alcune norme ‘salva-Ilva’ che potrebbero essere sollevati dalla Procura dinanzi ad un giudice, e da quest’ultimo girati alla Consulta, dopo che la legge sarà stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale (entrerà in vigore il giorno successivo).

Una occasione potrebbe essere l’8 gennaio quando il Tribunale dell’appello dovrebbe esaminare il ricorso dell’Ilva contro il ‘no’ del gip Todisco al dissequestro dei prodotti finiti e semilavorati realizzati fino al 3 dicembre scorso. L’azienda potrebbe anche rinunciare al ricorso, ma sempre che la legge approvata il 20 dicembre sia già in vigore.
Dubbi di costituzionalità della legge vengono affacciati anche dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Taranto, Angelo Esposito, che parla di “problema serio di sospensione dei provvedimenti giudiziari”. Per Esposito, se il provvedimento “fosse stato intrapreso da un governo di qualunque matrice politica, sarebbe scoppiata una rivoluzione”, ma “è la prima volta che un governo sospende un reato a tempo” e che “assistiamo ad una intromissione così invasiva ed efficace del governo e del legislatore rispetto alla magistratura”. Non solo, ma “non è serio dire che chi difende l’operato della magistratura è contro il lavoro”, sottolinea Esposito, perchè “se la procura è intervenuta, è perchè aveva il dovere di farlo”. Che ci sia o meno scontro istituzionale, sulla legge ‘salva-Ilva’ si vanno definendo posizioni nette: da una parte magistrati e avvocati, dall’altra governo e, ovviamente, azienda. Con questo scenario si va chiudendo un tormentato 2012 per lasciare il posto ad un 2013 che non si preannuncia affatto tranquillo per il colosso siderurgico.

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fonte repubblica.it

Una risposta a “TARANTO – “Il decreto un vulnus per la democrazia” così la Procura impugna il Salva Ilva”

  1. pd valdengo dice :

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