L’ex dittatore Videla a processo

L’ex dittatore Videla a processo

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Data storica in Argentina. L’ex capo della giunta militare (’76-’83) è accusato di crimini contro l’umanità. Altri 31 sono imputati

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BUENOS AIRES – È cominciato a Cordoba, 700 chilometri a nord di Buenos Aires, un processo contro l’ex dittatore Jorge Rafael Videla ed altri 31 imputati, accusati, tra l’altro, di aver fatto torturare e “fucilare”, tra aprile e ottobre del 1976, 31 prigionieri politici rinchiusi in un carcere locale, simulando una loro fuga.

Videla, 84 anni, principale simbolo della passata dittatura, dopo essere stato condannato all’ergastolo nel processo del 1985 contro tutti gli ex comandanti del regime, trascorse cinque anni agli arresti, fino all’indulto decretato nel 1990 dall’allora presidente Carlos Menem. A partire dal 1998, tornò però agli arresti domiciliari per le accuse per il sistematico piano di appropriamento di bambini nati nelle carceri clandestine, mentre due anni fa è stato trasferito in un penitenziario militare.

È comunque la prima volta che Videla dovrà sedersi sul banco degli accusati, a 25 anni dal processo contro le tre giunte militari, susseguitesi dal potere dal 1976 al 1983. Alla prima udienza del processo, il più importante della storia argentina quanto a numero di imputati accusati di reati di lesa umanità, ed in cui il pubblico ministero ha accusato Videla di essere stato il massimo responsabile del «terrorismo di Stato instaurato dal golpe del 24 marzo del 1976», hanno assistito circa 120 persone, per lo più esponenti degli organismi per la salvaguardia dei diritti umani e familiari delle vittime.

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