CRISI E ARTE DELL’ARRANGIARSI – Catania, mette nel congelatore il cadavere della zia e per mesi riscuote una maxipensione

Mette nel congelatore il cadavere della zia e per mesi riscuote una maxipensione

Incredibile vicenda a Catania. Il corpo della parente, vedova di un generale, nascosto in  un freezer casalingo. A denunciare il nipote di 43 anni i vicini della donna

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Mette nel congelatore il cadavere della prozia, vedova di un generale in pensione, per continuare a riscuotere la significativa pensione di reversibilità. L’incredibile vicenda si è verificata a Catania. Fermato il nipote 43enne,Gaetano Adragna, tecnico grafico, esperto in informatica, che, messo alle strette, ha confessato. Tutto era partito dalla segnalazione dei vicini dell’anziana, Annita Bonnici, di 95 anni, che non vedevano da tempo. Hanno avvertito la polizia che si è rivolta al pronipote che è crollato e ha detto agli agenti che potevano trovare il corpo nel congelatore della casa della donna. Ma avrebbe negato la sua responsabilità nel decesso. L’uomo è stato fermato, infatti, per abbandono di persona incapace, aggravato dalla morte, e occultamento di cadavere. Prevista l’autopsia per accertare le cause della morte.

In base a un primo esame del medico legale, il decesso della donna risalirebbe almeno all’ottobre dell’anno scorso, cioè a circa undici mesi fa. Ai poliziotti della Squadra mobile il nipote fermato ha detto che era deceduta per morte naturale, ma che aveva deciso di nascondere il corpo nel congelatore dell’abitazione dell’anziana, nel centro di Catania, per continuare a incassare la cospicua pensione in forza di una delega che aveva da tempo. Per tutto quel periodo il 43enne ha continuato la sua messinscena: continuava a frequentare l’abitazione della prozia e a chi gli chiedeva notizie offriva la sua versione. Non sempre la stessa.
Sono state alcune incongruenze a mettere in allarme i vicini che hanno allertato la polizia. Per l’autopsia però bisognerà aspettare il lento scongelamento del corpo.

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01 settembre 2010

fonte:  http://palermo.repubblica.it/cronaca/2010/09/01/news/nel_congelatore_il_cadavere_della_zia_per_mesi_riscuote_una_maxipensione-6678272/?rss

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19 Febbraio 2007

Il nonno surgelato

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foto di Corto Maltes
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Olmo Sivieri, classe 1914, è rimasto per tre anni in un congelatore a meno venti gradi, ad Aosta. Lo ha messo lì, sembra dopo morto, suo figlio Gaetano. Lo ha scoperto il nipote che voleva bersi una Pepsi Cola fresca. Il nonno ibernato ha permesso al figlio di riscuotere la sua pensione di 2.500 euro mensili. Per una pensione così il nonno lo si iberna anche da vivo. Il figlio non si è sentito di buttar via quel ben di Dio e, senza volerlo, ha rilanciato l’economia italiana.

I giovani sono senza lavoro, i vecchi tendono a risparmiare. Mettere sotto ghiaccio il pensionato rilancia i consumi. Più è alta la pensione, più il concetto è vero. Pensate solo alla pensione che riscuoterebbero i nipoti di Padoa Schioppa e di Romano Prodi. Fiorirebbero le società di refrigeratori con lo slogan “Aria di casa tua”. Insieme al vegliardo si conserverebbero anche minestroni e merluzzi da scongelare. I sosia, affittati per farsi vedere ogni tanto in giro. Per truffare l’Inps. Sarebbero tanti posti di lavoro in più. Tutti copierebbero certamente il capostipite, quello che imita lo psiconano tenuto bello fresco nel mausoleo di Arcore. Per impedire lo scongelamento del centro destra.

Il vecchio pensionato insaporisce il brodo e paga la pensione. I problemi della eventuale decomposizione, sempre possibile, e della scomparsa del reddito fisso si potrebbero risolvere con una assicurazione. Con la Findomestic ad esempio. Si cede il quinto della pensione e si dà in affido la mummia. Se poi una giovane coppia avesse la fortuna di avere due genitori pensionati da surgelare a testa avrebbe il futuro assicurato. Una pensione da nababbi, anzi da parlamentari.

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fonte:  http://www.beppegrillo.it/2007/02/il_nonno_surgel.html

4 risposte a “CRISI E ARTE DELL’ARRANGIARSI – Catania, mette nel congelatore il cadavere della zia e per mesi riscuote una maxipensione”

  1. Adrix.NT dice :

    conosco Gaetano Adragna da circa 20 anni.

    più di 10 anni fa mi trovavo con Gaetano Adragna
    nel “noto” loculo “la chiave” in via landolina a catania
    dove sono stato aggredito con un pugno
    da un pazzo provocatore.
    il “caro” Gaetano che si trovava a cm 10 da me
    non ha fatto nulla per aiutarmi restando impassibile
    come un baccalà (nessun riferimento al cadavere
    congelato della sua prozia).
    non ha espresso neanche una smorfia di condanna
    per ciò che era successo come fosse una cosa normale.

    una volta nello stesso loculo una ragazza gli ha chiesto
    che cosa egli avesse fatto, egli rispose “ho posto delle
    cause” (alla faccia di buddha).

    e potrei continuare a raccontare le sue prodezze
    che ho avuto modo di vedere frequentandolo.

    certo è che se uno ha come amico Gaetano Adragna
    allora non ha bisogno di nemici.

    Adriano

  2. Peppe dice :

    Facile criticare e condannare adesso….
    Gaetano non ha MAI fatto del male a nessuno,a Catania lo conoscono in tanti,magari aveva i suoi modi di fare ma non ha mai fatto del male a nessuno,sicuramente se non ti ha difeso è stato perchè lui stesso magari,in prima persona non sapeva farlo…
    Non stiamo a sentire le coglionate dei giornali….

  3. davide dice :

    e gia’…. ki non conosce gaetanone a catania?
    16 anni di amicizia e condivisione di quasi ogni serata nei locali catanesi… li frequentava quasi tutti, io lo kiamavo “il girotano”
    anke se molte volte lo faceva x lavoro.
    e’ una persona di buon cuore, aiutava tutti anke prestando soldi e nn solo offrendo da bere….
    nn ha mai conosciuto il lavoro, il vero lavoro, sapeva solo dipendere dalle pensioni della madre e della zia al dila’ dei poki soldi ke guadagnava come “tecnico pubblicitario” senza mensionare ke il caro giuseppe della kiave lo pagava sottoforma di birra aprendogli un ….. birraconto.
    l’unico modo x lui di essere accettato nella societa’ (lui credeva) inquanto molto sfortunato con le donne era sbandierare il suo stato economico, quindi alla morte di sua zia si e’ visto il mondo crollare addosso ed ha reagito col suo peggior istinto ke nessuno di noi avrebbe mai potuto immaginare.
    buddha? ma quale, solo il dio denaro ha avuto la migliore, insito in molti di noi e ke alla prima occasione ha prevalso nella sua debole mente.
    ki non ha debolezze?
    con questo non voglio scusarlo ma cercare una razionale spiegazione al suo atto.
    vero e’ ke nn si conosce mai abastanza qualcuno cosi’ vicino a tutti noi, inpensabile diremmo, ma ke dire della societa’ catanese costruita su falsi presupposti e status simbol ke portano la gente a pensare ke sei quello ke hai e non inquanto sei.
    forse c’e’ di mezzo lo zampino di questa odierna moderna societa?
    riflettiamo bene e pensiamo a come potremmo reagire noi in tanti diversi altri casi ke la vita ci mette davanti.
    se avete gia’ la risposta, avete anke la palla di vetro.

    • Preziosa dice :

      Io sono figlia di una nipote della signora defunta e NON mi risulta che il sig.Adragna fosse imparentato in alcun modo con la stessa. La magistratura farà chiarezza su questa terribile vicenda.

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