Quirinale accelera, ipotesi Amato, Letta o Renzi M5S all’opposizione. Sel: no a larghe intese

Quirinale accelera, ipotesi Amato, Letta o Renzi  M5S all'opposizione. Sel : no a larghe intese

Quirinale accelera, ipotesi Amato, Letta o Renzi
M5S all’opposizione. Sel: no a larghe intese

Una sola giornata di incontri al Colle per la formazione dell’esecutivo. A chiudere le consultazioni la delegazione del Partito democratico. L’ex premier il candidato in pole position. Il  Pdl si compatta sul nome del sindaco di Firenze. Lega  all’opposizione. Scelta Civica: “Condividiamo in pieno la linea di Napolitano”. Berlusconi: “Serve un governo forte e duraturo”

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ROMA Nella giornata delle consultazioni lampo al Quirinale indette dal rieletto Giorgio Napolitano per formare un nuovo governo nel più breve tempo possibile (l’idea del Capo dello Stato è quella di chiudere la partita oggi stesso, ma più probabilmente l’incarico verrà dato domani), si fa sempre più stringente il pressing del centrodestra sul nome di Matteo Renzi, che si affianca agli altri due “papabili”: Giuliano Amato ed Enrico Letta. La candidatura del sindaco di Firenze, lanciata a sorpresa da Matteo Orfini a Piazza Pulita su La 7 e pronta per essere discussa alla direzione Pd, esprime la fermezza dei giovani turchi (la nuova generazione della sinistra del partito) nel voler rompere gli indugi e rifondare il Pd sulla base di un patto generazionale.

Pdl. Sebbene Renzi scelga la strada della prudenza (“Io premier? E’ l’ipotesi più sorprendente e meno probabile – amette – non credo sia sul tappeto”), Sandro Bondi si fa portatore di una prima apertura del Pdl: “Questa candidatura sarebbe in linea con una domanda di cambiamento che sale dal Paese e alla quale il Pdl è pronto da tempo”.  In aggiunta Silvio Berlusconi, uscito dall’ufficio di Napolitano dopo le consultazioni, afferma la necessità di un “governo politico forte e duraturo”. “Da parte nostra – sottolinea il Cavaliere- daremo massimo sostegno al premier designato dal capo dello Stato”.

Scelta Civica. Da Scelta Civica sì alle larghe intese e nessuna pregiudiziale sul nome. Lo chiarisce il capogruppo alla Camera, Lorenzo Dellai: “Renzi premier? Mai imposto pregiudiziali su qualcuno, seguiremo la linea del presidente. Siamo per un governo di cambiamento basato sulla cooperazione”.

Fratelli d’Italia. Su Renzi anche l’ok dei Fratelli d’Italia, contrari però alle larghe intese. Ignazio La Russa, dopo le consultazioni: “Nomi non ne abbiamo fatti, ma certo Renzi corrisponde alla tipologia giusta, vogliamo il cambiamento”.

Lega. Il leghista Flavio Tosi: “Come sindaco (di Verona, ndr) mi piacerebbe che il Capo dello Stato considerasse l’ipotesi di affidare l’incarico a Renzi, considerando quanto oggi i sindaci rappresentino in termini di vicinanza ai cittadini e di rinnovamento”. La Lega, del resto, ha confermato che starà all’opposizione, ma ha detto no a un governo tecnico e al nome di Amato. Da parte sua Giuliano Amato parla già da futuro premier e risponde con due secchi “no” alle domande dei cronisti sulla possibilità che, se fosse lui a guidare il prossimo esecutivo, possano essere adottati provvedimenti che riguardino una patrimoniale sulle famiglie e il prelievo forzoso dai conti correnti bancari.

M5S. Il Movimento cinque Stelle, intanto, dopo due ore di assemblea alla Camera ha deciso di partecipare alle consultazioni. “Siamo noi l’unica opposizione del Paese ma valuteremo caso per caso”, dicono i due capigruppo di Camera e Senato del M5S, Roberta Lombardi e Vito Crimi al termine del confronto. Ma non si pronunciano sull’ipotesi Renzi: “Per noi contano le idee, non l’età”, taglia corto Lombardi.

Sel e gli altri partiti. Quanto agli altri partiti, l’Spv ha dichiarato il proprio sostegno a un esecutivo di larghe intese. Contrario Sel: “No a qualsiasi esecutivo abbia un blocco berlusconiano al suo interno – assicura Nichi Vendola – Nessuna novità, nemmeno con Matteo Renzi, potrà farci accettare il Pdl al governo”. (23 aprile 2013)

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APPROFONDIMENTI

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fonte repubblica.it

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Una risposta a “Quirinale accelera, ipotesi Amato, Letta o Renzi M5S all’opposizione. Sel: no a larghe intese”

  1. gianni tirelli dice :

    IL GRANDE INCIUCIO NON REGGERA’ – COSA SUCCEDERA’?

    1°) Succederà che, a breve (dopo i primi giorni di falsa e ipocrita convergenza) tutti quei partiti, che attraverso un golpe mascherato da responsabilità, hanno contribuito alla restaurazione della Casta e del Potere mercantile (che trova nel sistema bancario, non solo il mezzo ideale per sostituirsi alla Democrazia diretta, ma anche il mezzo perfetto per poter tenere sotto controllo occulto la popolazione), verranno travolti dalle macerie di un’implosione senza precedenti, indotta dalla concreta, evidente impossibilità, di addivenire a scelte comuni e condivise, in ragione di quelle diversità strutturali, incolmabili, e fra loro incompatibili, che li caratterizzano e li diversificano.

    2°) Giorgio Napolitano, si dovrà dimettere, per essersi macchiato di fronte agli italiani del crimine di alto tradimento – per avere complottato, cospirato contro quella sollecite, urgente, pragmatica richiesta di cambiamento, che tutti gli italiani, alla luce della sconcertante crisi politica e socio/economica, hanno espresso con evidente, esplicita e dichiarata determinazione. Un’azione violenta, dunque, mortale, repressiva e reazionaria, tesa a contrastare, annullare con un atto di forza anticostituzionale, ogni legittima trasformazione e metamorfosi sociale, riducendo il concetto di Democrazia a mero orpello, esercizio di contraffazione della realtà e a mercimonio della dignità.

    3°) Il Partito Democratico, si smembrerà sull’onda di una diaspora compiuta, per travasare nel M5S di Grillo una gran parte dei suoi precedenti elettori, e dare forma e sostanza ad una nuova sinistra, che ritrovi le sue originarie ragioni di fondo, per tornare ad essere il luogo della memoria – il luogo dell’utopia e del pragmatismo insieme. Non più del continuo ripensamento, la palude della perenne incertezza, l’universo dell’indecisione, il paradiso delle giaculatorie autolesioniste fatte tutte guardandosi l’ombelico e mai alla gente! Una sinistra autentica nel suo più corretto significato socio/politico e umano, volta al bene comune, allo stato diritto, alla qualità della vita dei cittadini, e al diritto di tutti alla felicità.

    4°) Dal canto suo, il Popolo delle Libertà, terminerà la sua corsa, giunto al capolinea di una grottesca e tragicomica commedia durata un ventennio. Berlusconi dovrà affrontare i suoi processi e, a questo punto, finalmente condannato. Una volta detronizzato il Grande Corruttore, per tutta la corte scodinzolante di servi, ruffiani, parassiti, papponi e puttane, sarà la fine, e niente e nessuno potrà mai riabilitarli e riscattarli da una condizione di disonore e di infamia che da sempre ha caratterizzato la loro insulsa e miserabile esistenza. Pertanto, i pretoriani dell’Imperatore Nano, dovranno fare ritorno fra i miasmi e il fetore di quel limbo gelatinoso che, nella cloaca massima romana, consacra la sua originaria derivazione etimologica.

    5°) Di Mario Monti non si avrà più traccia, avendo la sua avventura politica, sancito la sua totale incompetenza di tecnico, e di uomo delle istituzioni.

    6°) Matteo Renzi, travolto dalla sua smania di potere a tutti costi, si dovrà accontentare di un “partitucolo” di anime perse e disperse, rastrellate sul campo di battaglia di una Waterloo, nella quale, da tempo, questa classe politica escrementizia, aveva già programmato e decretato la sua sconfitta.

    Forse i poteri forti, non sono ancora così forti.

    Gianni Tirelli

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