Archivio | luglio 23, 2011

‘Enerambiente’ smaltirà i rifiuti di Napoli, nonostante un provvedimento antimafia emesso nei confronti dell’azienda

Enerambiente smaltirà i rifiuti di Napoli
Nonostante un provvedimento antimafia

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La società estromessa dalla raccolta in Campania gestirà la “monnezza” spedita in Toscana. Un’informativa della prefettura di Venezia adombra contiguità con i fratelli Graviano. Intanto l’ex ad finisce in carcere e il patron Gavioli è indagato

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La saga dei rifiuti non ha fine e nella galassia di inchieste, soldi sprecati e arresti c’è anche la vicenda di una società estromessa dalla raccolta dei rifiuti a Napoli, ma che ritorna protagonista come socio privato di un’azienda mista che si occupa di smaltire, in Toscana, il pattume campano. Enerambiente, società veneziana del patron Stefano Gavioli, ha lavorato per l’Asia, la società del comune di Napoli, fino al novembre 2010, quando ha ricevuto un’informativa atipica, una misura di prevenzione antimafia, dalla prefettura di Venezia nella quale si manifestavano vicinanze sospette dell’ex amministratore delegato Giovanni Faggiano e dello stesso Gavioli. La presenza a Napoli di Enerambiente,oggi in liquidazione, e i suoi rapporti con Asia, sono al centro di diverse inchieste della procura partenopea e del pool di magistrati, coordinati dall’aggiunto Giovanni Melillo.

Ieri, sono scattati altri due arresti. In manette, per corruzione ed estorsione, sono finiti Faggiano e Corrado Cigliano, il primo ex ad di Enerambiente, il secondo ex capocantiere a Napoli della società veneziana e fratello di Dario, ex consigliere provinciale Pdl, anche lui coinvolto a diverso titolo in una precedente operazione. L’accusa è quella di aver preteso soldi non dovuti e posti di lavoro dai responsabili delle ditte (Davideco e Cooperativa San Marco) a cui affidavano il subappalto.

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fonte:  http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/22/enerambiente-smaltira-i-rifiuti-di-napoli-nonostante-un-provvedimento-antimafia/147239/

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Il 60% degli italiani teme la crisi ma i Tg insistono sulla criminalità come se la crisi non esistesse

Il 60% degli italiani teme la crisi
ma i Tg insistono sulla criminalità

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I dati contenuti nel nuovo rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza: la media continentale delle notizie di “nera” è del 28%, quella del nostro Paese è molto più alta. Si arriva a punte del 91,7% (Studio aperto tra il 23 aprile e il 13 maggio)

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di VLADIMIRO POLCHI

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Il 60% degli italiani teme la crisi ma i Tg insistono sulla criminalità Salvatore Parolisi, indagato per l’omicidio della moglie Melania Rea. Uno dei casi più seguiti dai tg

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ROMA – Le maggiori preoccupazioni degli italiani? Disoccupazione, costo della vita e qualità dei servizi sociali. In una parola: la crisi. La paura della criminalità comune sembra ormai alle spalle. E la tv? Continua a guardare altrove: i maggiori tg nazionali dedicano ai problemi economici solo il 6,8% delle loro notizie. A farla da padrone, ancora una volta, è la cronaca nera. In una distorsione mediatica tutta italiana.

TABELLE 1 12 23 3

Le paure telecomandate. A fotografare questa tendenza sono i dati contenuti nel nuovo Rapporto dell’Osservatorio Europeo sulla Sicurezza: una ricerca di Demos&Pi, Fondazione Unipolis e Osservatorio di Pavia, diretta da Ilvo Diamanti. Un dato su tutti: nei primi mesi del 2011, mentre scoppiavano le rivolte arabe, esplodeva la guerra in Libia e in Giappone il terremoto e lo tsunami colpivano una centrale nucleare, il Tg1 dedicava il 41% di tutte le notizie cosiddette “ansiogene” (che cioè hanno in qualche modo a che fare con la sicurezza) alla criminalità comune. Contro una media del 28% in Europa (ma solo il 5% della tedesca Ard). Dati ancora più clamorosi se si prende in esame il periodo 23 aprile-13 maggio di quest’anno: nell’agenda televisiva delle insicurezze Studio aperto primeggiava con ben il 91,7% delle notizie dedicate alla criminalità; ma anche telegiornali più “generalisti” come il Tg5 (65,7%) e Tg1 (57,4%) si concentravano sulla “nera”.

Le notizie seriali.
Il numero di notizie su fatti criminali nel primo quadrimestre del 2011 conferma la specificità italiana già osservata nel 2010: 359 notizie di RaiUno, contro le 182 di Tve, le 132 di France2, le 122 di Bbc One e le 9 di Ard. Una media, per l’Italia, di quasi tre notizie al giorno. Tre casi occupano l’agenda dei reati: il ritrovamento del corpo di Yara Gambirasio ripetuto 46 volte, il caso Sarah Scazzi ripetuto 19 volte, e l’omicidio di Melania Rea ripetuto 21 volte.

Le paure vere.
Ciò che colpisce è soprattutto la distanza con quella che è, invece, l’agenda dei cittadini, che rende evidente l’esistenza di due Italie: quella raccontata dai telegiornali e quella reale. Il 60% degli italiani è infatti preoccupato essenzialmente delle questioni economiche e sociali: il 46% per la disoccupazione; il 9% per il costo della vita; il 5% pr le tasse. Gli stessi cittadini solo per il 10% considerano la criminalità comune come principale emergenza. In calo anche i timori sull’immigrazione: solo il 6% lo reputa un problema.

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23 luglio 2011

fonte:  http://www.repubblica.it/cronaca/2011/07/23/news/preoccupazioni_italiani-19522775/?rss

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CRISI – Attacco all’oro dell’Italia?

Attacco all’oro dell’Italia


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Lo scorso mese di maggio l’agenzia di rating, Standard & Poor’s, aveva tagliato la prospettiva italiana da stabile a negativa, con la motivazione che il potenziale ingorgo politico poteva contribuire ad un rilassamento nella gestione del debito pubblico, da cui derivava un impegno incerto nelle riforme a sostegno della produttività. Quindi per S&P’s diminuiscono le prospettive dell’Italia per ridurre il debito pubblico.

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Dopo Standard & Poor’s anche Moody’s inizia il pressing contro l’Italia, annunciando che il rating italiano ”Aa2” è sotto osservazione e potrebbe essre ridotto. Le motivazioni, ovviamente sono le solite: le debolezze strutturali dell’Italia, la probabile crescita degli interessi, l’incapacità di tenere sotto controllo i conti pubblici e quindi il debito pubblico.

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Dalla settimana scorsa, l’attacco all’Italia si concretizza: inizia il crollo della borsa, aumentano gli interessi sul debito pubblico Italiano e la manovra presentata dal Governo con l’inasprimento di bolli e balzelli sui titoli di stato potrebbe far allontanare gli investitori da questi titoli, con la conseguenza di far aumentare ulteriormente gli interessi. Successivamente tale manovra è stata ritirata.

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Nella sola giornata del’11 luglio i buoni italiani a due anni sono crollati del 19,88%, pssando da 3,53 a 4,203; negli ultimi giorni hanno un po recuperato, ma siamo sempre a livelli che triplicano i tassi dell’aprile del 2010, poco più di un anno fa; infatti il 16 aprile i bond a 2 anni erano a 1,27.

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Anche la borsa italiana è scesa fino a 18.295,19 l’11 luglio, per poi risalire leggermente nei giorni successivi e chiudere la settimana del 15 luglio a 18.450,45; se consideriamo che lo scorso 18 febbraio aveva raggiunto il massimo per l’anno in corso a 23.273,80, significa che da allora, in questi ultimi cinque mesi ha perso il 20% circa.

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Inoltre, se consideriamo che l’indice della borsa italiana era a 41.074,00 il 9 di ottobre del 2007, giorno in cui il Dow Jones fece registrare il suo massimo storico, significa che da allora sta perdendo circa il 55% e se, infine, consideriamo che approssimativamente 4 anni fa, il 18 maggio del 2007 l’indice della borsa italiana era a 44.364,00 significa che da allora sta perdendo il 60% circa. Ricordiamo anche, che il 9 marzo del 2009 l’indice FTSE MIB era sceso a 12.332,00; quindi al momento è ancora ben sopra quella quota e dunque se dovesse continuare a scendere non sarebbe una novità. Due anni fa, insomma la borsa era in una situazione peggiore.

Come mai l’attacco all’italia?

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Il Financial Times in un articolo dello scorso 10 luglio titolava: “Gli hedge fund Usa scommettono contro i bond italiani”. In realtà, da anni i giornali anglo-americani ed in particolare gli organi ufficiali del capitalismo, come il “The Economist” o il “Financial Times” sono all’attacco dell’Italia. Si sono scagliati anche contro Silvio Berlusconi, massimo rappresentante del capitalismo italiano, praticamente da 17 anni alla guida del paese, alternandosi con i rappresentanti del liberismo del centro-sinistra (Ciampi, Dini, Amato, Prodi).

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Come abbiamo già scritto in varie occasioni, il signor Berlusconi, sceso in política per risolvere esclusivamente i suoi problemi, nel pensare troppo agli affari suoi ha finito per frapporsi agli interessi delle grandi multinazionali, della globalizzazione, dei fautori di progetti vuoti come il “Nabucco”.

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Il Cavaliere sa bene che le necessità energetiche (primariamente quelle sue e poi, indirettamente quelle degli italiani) non possono essere coperte dai globalisti, dagli anglo-statunitensi e con la sua adesione al progetto di oleodotto South Stream, che si contrappone all’oleodotto “Nabucco”, di interesse anglo-statunitense, necessariamente ha finito per inimicarsi gli USA, che evidentemente hanno deciso di scaricarlo, di liberarsi di lui quanto prima (consiglio sul tema l’articolo: “Gli Stati Uniti, il gasdotto South Strean, Berlusconi e la sinistra”).

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E’ Fini la nuova carta degli USA” oppure “Giancarlo Fini interlocutore privilegiato degli USA“) e Massimo D’Alema, rappresentante del partito anglo-statunitense in Italia, di cui la fedeltà al liberismo è ben provata, fin dall’epoca dei bombardamenti della ex Jugoslavia, quando era capo del governo italiano; negli USA è stato perfino Nichi Vendola che ha incontrato il non certo progressista Schwarzenegger (Vedasi: “Schwarzenegger

Sembra veramente strano, ma tutti stanno giocando contro l’Italia ed in particolare contro Berlusconi che alla fine, per certi versi, un po’ facendo marcia indietro, un po’ grazie alle circostanze è risucito, almeno per il momento, a salvare la pelle, ovviamente quella politica, ossia la sua carica di capo del governo. In ogni caso il suo destino è segnato; non andrà avanti per troppo tempo. 
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E gli italiani, in particolare il proletariato italiano, andrà di male in peggio! I neo moralisti e puritani nostrani che stanno attaccando Berlusconi per via degli scandali sessuali e che presto si sostituiranno al governo di Silvio Berlusconi, sono i rappresentanti di Goldman Sachs, della BCE, del FMI, del partito dei globalisti e degli anglo-statunitensi, che continuamente attaccano l’Italia.
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Dunque, perchè i continui attacchi anglosassoni al Cavaliere ed all’Italia? Berlusconi certamente non è attaccato per i suoi scandali sessuali! E’ da ingenui credere una cosa del genere.
L’Italia è un paese in crisi, in profonda crisi economica, con un debito pubblico praticamente impagabile, attorno al 120% del PIL e con le principali imprese del paese che a causa della caduta dei tassi di guadagno si stanno riubicando altrove, in zone che permettono guadagni superiori a quelli dell’Italia. Ma l’italia, pur in profonda crisi ha ancora tanti gioielli, molto appetibili e che le multinazionali anglo-americane sperano di “comprare” a prezzi stracciati.
Gli interessi dei globaloisti e degli anglosassoni puntano a privatizzare quanto c’è rimasto da privatizzare in Italia: dall’ENI, di cui una parte è ancora in mano allo stato, così come pure l’Enel, oltre a Finmeccanica, Fincantieri, Trenitalia, Poste, Televisione pubblica, Ospedali e centri sanitari all’avanguardia nella ricerca, Università, Scuole e imprese municipalizzate, come quelle dell’acqua e della raccolta dei rifuti. A tutto ciò va aggiunto che l’Italia possiede un ricco patrimonio paesaggistico e ambientale, decisamente invidiabile e un ricchissimo patrimonio artístico; in Italia è concentrato il 60/65% di tutti i beni artistici e archeologici dell’umanità.
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A tutto questo va aggiunta una ulteriore ricchezza posseduta dall’Italia, di cui nessuno parla: il suo oro!
Nessuno ne parla, ma l’Italia ha la quarta riserva di oro del mondo, che allo scorso giugno ammontava a ben 2.451,80 tonnellate, che al prezzo odierno dell’oro equivale a circa 100 miliardi di euro. Solo FMI e due stati, USA e Germania, hanno riserve auree superiori alla riserva italiana. L’oro è un prodotto altamente strategico destinato a rivalutarsi fortemente nel futuro inmediato, per cui questa ricchezza è molto appetibile.
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In questo momento, l’oro italiano è il principale obiettivo su cui hanno messo gli occhi i globalizzatori.
Quindi, l’Italia pur essendo un paese in forte crisi, possiede ingenti ricchezze. Come impossessarsi o meglio derubare queste ricchezze all’Italia ed al popolo italiano? Approfittando dell’enorme debito pubblico, i grandi predatori con l’aiuto dei propri rappresentanti all’interno del paese, ovvero i liberisti nostrani, gli stipendiati di Goldman Sachs, FMI, BCE, Federal Reserve, World Bank, WTO ed affini faranno pressione per ridurre il debito pubblico attraverso la privatizzazione, la vendita, ovviamente a prezzi fortemente scontati, dei beni sopra citati. Come già successo con la privatizzazione delle grandi banche statali, ad esempio, negli anni novanta, lo stato incasserà delle somme che andranno ad incidere in minima parte sulla riduzione del debito, ma allo stesso tempo l’Italia perderà definitivamente i grandi guadagni che queste imprese producono.
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La privatizzazione, come insegna la storia, non è mai servita a risolvere i problema di un paese, anzi li ha ingigantiti. Pertanto, nei prossimi anni l’Italia andrà incontro a problemi economici moltio più gravi. Il mancato introito dei guadagni derivanti dalle imprese pubbliche privatizzate, la riduzione della spesa pubblica e lo smantellamento del welfare state, dello stato assistenziale, ma anche l’incremento della disoccupazione e la riduzione dei consumi accentuerà la crisi, che porterà alla chiusura di ulteriori imprese; tutto ciò si ripercuote ovviamente anche sugli introiti dello stato, dato che si determina una riduzione del gettito fiscale, una riduzione delle imposte dirette ed indirette e per conseguenza lo stato avrà sempre meno soldi da distribuire. Come insegna la storia recente, per esempio dell’Argentina o dell’Ecuador, per restare all’America Latina, la conseguenza diretta sarà una inevitabile esplosione sociale, placabile solo con la repressione, con la forza ovvero con una dittatura.
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Il futuro dell’Italia appare sempre più nero ed inveitabilmente il popolo italiano sarà costretto a riprendere la via dell’emigrazione.
Come mai gli attacchi a Berlusconi, uno dei massimi rappresentati del capitalismo italiano? Berlusconi, da quando è al governo, fra una orgia e l’altra non ha avuto il tempo di continuare con la svendita del patrimonio italiano, occupandosi esclusivamente degli affari suoi, ovvero di come risolvere i propri problema giudiziari. Ai globalizzatori ha concesso poco, certamente molto meno di chi lo ha preceduto e quindi è normale che sia attaccato. Berlusconi, però dovrebbe comuqnue essere ringraziato dai globalizzatori anglo-aemricani, perchè con la sua política ha contribuito non poco ad incrementare il debito pubblico italiano, dando quindi una grossa mano ai globalizzatori che sulla base del forte debito pubblico, lasciato in eredità anche da Berlusconi, potranno chiedere a gran voce che si proceda con la massima urgenza alla privatizzazione di tutto quanto è possibile svendere.
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Ricordiamo che Berlusconi, la prima volta che arriva al Governo era stato preceduto da Carlo Azeglio Ciampi, e questi poco dopo essere diventato capo del governo, il 30 giugno del 1993 nomina un Comitato di consulenza per le privatizzazioni, presieduto da Mario Draghi, uomo Goldman Sachs, non a caso, oggi, arrivato alla presidenza della BCE.
Ciampi aveva proseguito la svendita del patrimonio italiano iniziata dal socialista Giuliano Amato, braccio destro di Craxi (inspiegabile miracolato dai giudici che provvidero a far piazza pulita della classe politrica italiana di allora) e dal “lottizzatore” democristiano Romano Prodi; Romani Prodi venne così definito, per il suo comportamento quando era presidente dell’IRI, da Franco Bechis in un articolo pubblicato su Milano Finanza: “Prodi, all’Iri, lottizzò come un democristiano“.
Sul tema delle privatizzazioni in Italia, invitiamo ancora una volta a leggere l’articolo di Eugenio Caruso su Impresa oggi: “Iri tra conservazione e privatizzazioni
Insomma l’attacco al Cavaliere si spiega perchè non è considerato all’altezza dei suoi predecessori privatizzatori e quindi si preme per un immediato ritorno di questi.
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L’attacco all’italia è finalizzato al furto del suo oro, del suo enorme patrimonio ambientale, artístico e archeologico e delle imprese pubbliche dai grandi guadagni.
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21 luglio 2011
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Versace dice no alla sabbiatura
I jeans “vissuti” uccidono i lavoratori

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L’azienda cede alle pressioni della campagna Abiti puliti e del “popolo” di Facebook. La lavorazione a spruzzo per invecchiare il tessuto provoca la silicosi. In Turchia accertati 46 morti, ma gli operai a rischio nel mondo sono migliaia. Anche in Italia

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di Mario Portanova

22 luglio 2011

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Anche Versace rinuncia alla “sabbiatura” dei jeans, dopo le pressioni della campagna Abiti puliti, che denuncia gli effetti deleteri di questa procedura sulla salute dei lavoratori. La sabbiatura, o sandblasting, è davvero una pratica paraddossale: per far sembrare vecchi e consunti dei pantaloni nuovi e immacolati, i grandi marchi dell’abbigliamento espongono gli operai al rischio di ammalarsi di silicosi, la tipica patologia dei minatori. Per dare al tessuto denim l’effetto stinto e vissuto, la sabbia viene spruzzata sui pantaloni con compressori a mano.

Soprattutto nei paesi in via di sviluppo, dove ormai è delocalizzata gran parte della produzione, questo avviene senza le necessarie precauzioni, dalle mascherine agli impianti di areazione sufficientemente potenti da pompare fuori la polvere di di silicio (scarica il dossier “Vittime della moda”, realizzato da Fair). In Italia, almeno in teoria, le misure di sicurezza sono maggiori, anche se non si può avere la certezza che siano sempre rispettate.  “L’attività di sabbiatura dei jeans è particolarmente esposta al rischio silicotigeno”, conferma uno studio dell’Inail sulle aziende tessili della provincia di Pesaro-Urbino, la “Jeans Valley” italiana.

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fonte:  http://www.ilfattoquotidiano.it/2011/07/22/versace-dice-no-alla-sabbiaturai-jeans-vissuti-uccidono-i-lavoratori/147080/

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L’assedio No Tav, al cantiere quattro ore di guerriglia

Caricato da in data 23/lug/2011

http://www.youreporter.it/

Chiomonte (Torino, Piemonte) – 22 Luglio 2011
di notavchiomonte

Dopo i primi getti di idrante spuntano dei rudimentali scudi che permettono ai no tav di riparasi e proseguire l’assedio. Il tutto cantando fischia il vento, storica canzone partigiana. Da La Valle che Resiste.

L’assedio No Tav al cantiere
quattro ore di guerriglia

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A Chiomonte in Valsusa è stata una notte di battaglia tra la polizia e manifestanti decisi ad attaccare la recinzione all’area per il tunnel della Torino-Lione. Scontri, roghi, lanci di sassi e di lacrimogeni. Poi verso le tre la ritirata. Chiusa l’autostrada per ore

L'assedio No Tav al cantiere quattro ore di guerriglia I No Tav in azione

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E’ tornata la calma e sono state già ripristinate le reti, i cancelli e le altre strutture di protezione intorno al cantiere della Maddalena di Chiomonte (Torino), danneggiate la scorsa notte da attivisti No Tav (circa seicento, secondo quanto riferito dalla questura di Torino, per lo più appartenenti all’area dell’autonomia e ai centri sociali) nelle circa quattro ore di guerriglia con le forze dell’ordine.

VIDEO FOTO

Durante i lanci di pietre, fumogeni e fuochi d’artificio da parte dei manifestanti, un carabiniere è stato raggiunto alla mano destra da una pietra ed è rimasto contuso. Per fermare l’azione dei No Tav, che hanno incendiato fascine di legno e altro materiale vicino alla recinzione dell’area del cantiere, hanno danneggiato in più punti le strutture di protezione, anche tagliando le reti metalliche con cesoie e altri utensili, le forze dell’ordine hanno usato idranti e lanciato lacrimogeni. Un centinaio di manifestanti sono rimasti intossicati. I No Tav hanno segnalato di aver spento “decine” di piccoli incendi che si sono sviluppati nelle boscaglie a causa del “massiccio impiego di lacrimogeni” da parte della polizia.

LO SPECIALE Sei anni di battaglie

Gli scontri hanno interessato anche l’autostrada A32 Toirno-Bardonecchia che, nella notte, è stata chiusa al traffico per motivi di sicurezza. L’autostrada è stata riaperta poco prima dell’alba, dopo i lavori di bonifica della carreggiata dalla quale sono stati rimossi oggetti e pietre lanciate dai manifestanti.

Gli scontri. L’assedio notturno dei No Tav al cantiere è iniziato verso le dieci e mezzo di sera. Prima poche decine di manifestanti che dalla parte della Val Clarea, sotto il viadotto dell’autostrada A32, hanno dato fuoco ai boschi in più punti. I roghi sono stati spenti grazie all’intervento dei vigili del fuoco. Pochi minuti ed è seguita una fitta sassaiola accompagnata dal lancio di petardi e qualche bomba carta. E ancora, i puntatori laser per accecare poliziotti, carabinieri, finanzieri, alpini e guardie forestali.

I ribelli: “La resistenza continua”

Le forze dell’ordine hanno risposto lanciando fumogeni e utilizzando gli idranti. Si sono poi aperti altri due fronti di battaglia: dalla centrale Enel e dall’area archeologica della Ramats. Il primo più pacifico, dove i manifestanti si sono limitati a slogan e colpi contro i cancelli, più movimentato il secondo, anche lì, con il lancio di sassi, bombe carta e grossi petardi. I manifestanti, per lo più anarchici ed esponenti dei centri sociali hanno tagliato un pezzo di un cancelletto secondario, all’altezza del ponte tibetano sul fiume Dora, utilizzando una fiamma ossidrica. Un danno subito riparato dagli operai delle ditte appaltatrici.

A mano a mano che passavano le ore i numeri aumentavano: secondo la Digos nei boschi che costeggiano il cantiere della Tav si sono radunate circa 600 persone, ma solo una minoranza – una trentina quelli che possono essere definiti blac bloc – ha dato vita all’assedio violento. Senza però mai arrivare a ridosso delle recinzioni. Intorno alle tre di notte i manifestanti hanno desistito e un po’ alla volta sono scomparsi nei boschi per tornare all’area del campeggio No Tav. Durante le quattro ore di assedio, i sassi sono arrivati anche sull’autostrada: per ragioni di sicurezza la A32 è rimasta chiusa dalle 22.30 di ieri sera fino a questa mattina.

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23 luglio 2011

fonte:  http://torino.repubblica.it/cronaca/2011/07/23/news/l_assedio_no_tav_al_cantiere_quattro_ore_di_guerriglia-19499323/

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DIRETTA – Norvegia sotto shock: 92 morti. La strage opera di un neonazista fondamentalista cristiano / VIDEO

NORWAY TERROR ATTACKS: 91 Dead in Shooting, Bombing

Caricato da in data 23/lug/2011

A Norwegian gunman disguised as a police officer beckoned his victims closer before shooting them one by one, claiming at least 84 lives, in a horrific killing spree on an idyllic island teeming with youths that has left this peaceful Nordic nation in mourning.

The island tragedy Friday unfolded hours after a massive explosion ripped through a high-rise building housing the prime minister’s office, killing seven people in a scene some likened to the aftermath of 9/11.

The same man — a blonde-blue eyed Norwegian with reported Christian fundamentalist, anti-Muslim views — is suspected in both attacks. He has been preliminarily charged with acts of terrorism.

On the island of Utoya, panicked teens attending a Labour Party youth wing summer camp plunged into the water or played dead to avoid the assailant in the assault that may have lasted 30 minutes before a SWAT team arrived, police said.

Prime Minister Jens Stoltenberg said the twin attacks made Friday peacetime Norway’s deadliest day.

“This is beyond comprehension. It’s a nightmare. It’s a nightmare for those who have been killed, for their mothers and fathers, family and friends,” Stoltenberg told reporters Saturday. He said he would meet victims later in the day on Utoya

Caricato da in data 23/lug/2011

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Il profilo del carnefice con la faccia d’angelo

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IL KILLER IN AZIONE

Gjerningsmann Utøya (Foto: Marius Arnesen/NRK)

Med senket våpen forlater det som politiet mener er Anders Behring Breivik odden på Utøya. Tilbake ligger ofrene. (Bildet er sladdet.)

Foto: Marius Arnesen/NRK

Den terror-siktede Anders Behring Breivik hadde Utøya for seg selv i halvannen time. Så langt har det resultert i tapet av 85 unge menneskeliv.

fonte

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Diretta

Norvegia sotto shock: 91 morti
Stoltenberg: “Tragedia nazionale”
Polizia: “Arrestato unico responsabile”

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Norvegia sotto shock: 91 morti Stoltenberg: "Tragedia nazionale" Polizia: "Arrestato unico responsabile"

E’ cresciuto drammaticamente il numero delle vittime della doppia azione terroristica che ieri ha colpito Oslo, dove una bomba ha devastato la sede di un tabloid nei cui pressi sono anche l’ufficio del premier e alcuni ministeri, e l’isola di Utoya, a circa 40 chilometri dalla capitale, dove un uomo travestito da poliziotto ha radunato i giovani del camp estivo del partito laburista per poi fare fuoco su di loro. Il giorno dopo, tramonta la pista islamica. Secondo la polizia, di entrambe le azioni è responsabile un solo uomo, già arrestato: Anders Behring Breivik, 32 anni, “cristiano fondamentalista” vicino ad ambienti dell’estrema destra. Stoltenberg: “Attacco alla nostra ‘società aperta’”

Norvegia sotto shock: 92 morti Stoltenberg: "Tragedia nazionale" Polizia: "Arrestato unico responsabile"

Utoya, il premier norvegese Jens Stoltenberg abbraccia il leader dei giovani laburisti Eskil Pedersen

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(Aggiornato alle18:58 del 23 luglio 2011)

18:58 Polizia: Breivik si è arreso senza opporre resistenza 81 – Anders Behring Breivik si è arreso alla polizia senza opporre resistenza dopo aver perpetrato per un’ora e mezza indisturbato il massacro sull’isoletta di Utoya. Lo ha dichiarato in una conferenza stampa la polizia norvegese.

18:32 Esplosione a Oslo provocata da autobomba 80 – E’ stata un’autobomba a provocare l’esplosione nel centro di Oslo, in Norvegia, che ha causato la morte di sette persone. La conferma è stata data dalla polizia, come riporta la Bbc. “Si è trattato di una bomba molto potente, piazzata in una macchina che non si trovava sul luogo da molto tempo. Abbiamo sequestrato quella che invece l’uomo ha usato da Oslo a Utoya” ha fatto sapere la polizia.

18:27 98 morti “nel peggiore dei casi” 79 – Nel peggiore dei casi, i morti del duplice attacco terroristico in Norvegia potranno essere 98. E’ la previsione della polizia, che non può ancora nè confermare ne escludere che il 32 enne accusato della strage abbia agito da solo.

18:26 Utoya, mancano all’appello 4 o 5 persone 78 – Dall’isola di Utoya, dove ieri è stata compiuta la strage, mancano ancora all’appello quattro o cinque persone, che vengono cercate. Lo ha detto in una conferenza stampa la polizia norvegese.

18:13 Breivik ha confessato 77 – Anders Behring Breivik ha confessato di essere l’autore del massacro sull’isola di Utoya: lo ha detto in una conferenza stampa la polizia norvegese, che sta interrogando il giovane.

18:04 Sul web cresce la rabbia contro Breivik 76 – Tra migliaia di messaggi su Twitter e pagine su Facebook create ad hoc, monta sul web la rabbia contro Anders Behring Breivik, arrestato ieri per gli attentati di Oslo. A metà pomeriggio una ‘Antifanpage’ creata su Fb ha già raggiunto oltre 17mila adesioni da parte del popolo della rete, la pagina ‘Burn Anders Behring Breivik’, che invita a ‘bruciare’ l’attentatore, è a quota 2.700, una in norvegese intitolata ‘Breivik ha danneggiato la Norvegia’ ha raccolto 4.200 ‘mi piace’.

17:39 Europol istituisce unità di crisi 75 – L’Europol, l’agenzia anticrimine dell’Unione europea, ha istituIto un’unità di crisi per aiutare le autorità norvegesi a reperire informazioni sugli attacchi di Oslo e Utoya, e permettere di fare chiarezza sull’accaduto e arrivare ai responsabili. “Dopo aver appreso degli attacchi abbiamo attivato un centro operativo”, ha detto alla France presse il direttore dell’Europol, Rob Wainwright. L’unità di crisi, ha quindi aggiunto, “offrirà tutto il sostegno possibile alle autorità norvegesi”.

17:25 Polizia: Bomba di Oslo fabbricata in fattoria di Breivik 74 – La bomba esplosa ieri nel centro di Oslo e che ha provocato la morte di sette persone è stata fabbricata nella fattoria di Asta di proprietà di Anders Behring Breivik. Lo riferisce la radio norvegese P4. Gli inquirenti hanno quindi confermato che il giovane aveva ordinato sei tonnellate di fertilizzanti e, apparentemente, tre non sono state utilizzate

17:24 Merkel: “Combattere insieme l’odio nella società” 73 – “L’odio nella società va combattuto insieme”: lo ha detto oggi la cancelliera tedesca Angela Merkel alla luce degli attacchi in Norvegia.

17:23 Parigi, corona di fiori all’ambasciata norvegese 72 – Una delegazione di giovani socialisti francesi, accompagnati dal segretario ad interim del Partito socialista (Ps) Harlem Desir, ha deposto oggi una corona di fiori davanti all’ambasciata della Norvegia a Parigi. Il Ps afferma in una nota di voler “rendere omaggio a tutte le vittime dell’attentato terrorista e della violenza assassina del 22 luglio a Oslo, e ai nostri amici e compagni norvegesi del partito laburista, e al suo movimento giovanile, che hanno perso la vita in questo vile attacco mosso dal fanatismo”.

17:22 In rete il sospetto attaccava multiculturalismo e Islam 71 – Multiculturalismo, marxismo, Islam: sono questi gli obiettivi contro cui si scagliava Anders Behring Breivik, nei numerosi interventi pubblicati a suo nome sul sito Document.no, che si descrive come un sito di analisi politica e commenti, e su altri forum.

16:47 Breivik è membro di un blog neonazista svedese 70 – L’uomo arrestato per il duplice attacco terroristico in Norvegia, Anders Behrin Breivik, è membro di un blog neonazista svedese, Nordisk, fondato nel 2007, che pone in risalto “l’identità, la cultura e le tradizioni nordiche”. I membri di Nordisk vanno da membri del Parlamento a leader di movimenti di estrema destra o neo-nazisti. Breivik creò un profilo nel 2009 utilizzando un pseudonimo riconducibile ad un suo indirizzo mail. Lo ha riferito un gruppo di monitoraggio. Non è stato possibile documentare l’attività del 32enne norvegese sul forum, che conta 22mila membri, critici verso le politiche sui rifugiati e gli immigrati. Nel blog ci sono diversi commenti che istigano alla violenza.

15:48 Pacco sospetto a Oslo, evacuata Solli Plass 69 – I media norvegesi riferiscono di un allarme bomba oggi pomeriggio nel centro di Oslo. La polizia ha evacuato l’area intorno a Solli Plass, una piazza della capitale norvegese. Secondo quanto riferisce il tabloid VG, le forze dell’ordine si sono attivate per la presenza di un pacco sospetto lasciato da una persona nei pressi di un caffè. In seguito, sembra si sia scoperto che si trattava di una cassa altoparlante.

15:44 Polizia: “Nessuna indicazione certa di un complice” 68 – Sempre secondo la polizia, non esistono elementi concreti che possano indicare che un complice ha agito con Breivik, ma la possibilità non può essere esclusa del tutto.

15:37 Polizia: 85 i morti a Utoya 67 – Secondo la polizia sale il bilancio delle vittime: a Utoya sarebbero ora 85 i morti.

15:33 Testimoni: Sparatoria Utoya durata un’ora 66 – E’ durato circa un’ora il massacro compiuto da Anders Breivik sull’isola di Utoya, secondo quanto hanno raccontato alcuni sopravvissuti ai media norvegesi. Sulle prime molti dei ragazzi, di età compresa fra i 15 e i 25 anni, non hanno realizzato che vi era un pericolo. Nicoline Bjerge, 21 anni, ha riferito al quotidiano Dagbladet che aveva inizialmente pensato a fuochi d’artificio, poi “quando la gente ha cominciato a correre e urlare”, ho realizzato “che qualcosa di grave stava accadendo”.

15:29 Molte famiglie ancora non sanno se i figli stanno bene 65 – Alla tragedia che ha colpito la Norvegia, in queste ore si aggiunge il dramma dei genitori che ancora non sanno se i loro figli sono sopravvissuti alla sparatoria sull’isola di Utoya. Sull’isola si trovavano circa 500-600 giovani, secondo quanto hanno riferito i media norvegesi e alcuni risultano ancora dispersi, mentre proseguono le ricerche sull’isola e in mare da parte della polizia.

15:14 Ministro Esteri: “Non permetteremo che attentati ci cambino” 64 – “Non permetteremo che i due attentati che ci hanno colpiti cambino la Norvegia”: lo assicura il ministro degli Esteri, Jonas Gahr Store, alla Bbc. “La natura della democrazia norvegese, quello che la Norvegia rappresenta nel mondo, il nostro impegno, le nostre risorse, i nostri legami, non cambieranno. Non daremo questo lusso alla persona, o alle persone, che hanno commesso questo terribile atto contro i nostri concittadini” ha dichiarato il ministro. Nel frattempo, a Oslo, decine di persone si sono radunate all’esterno della cattedrale per rendere omaggio alle vittime degli attentati.

14:59 Fiori e candele per le vittime alla cattedrale di Oslo 63 – Molte persone si sono radunate oggi davanti alla cattedrale di Oslo per rendere omaggio alle vittime degli attacchi di ieri a Oslo e nell’isola di Utoya, accendendo candele e portando fiori.

14:22 Stoltenberg: “Alle indagini collabora intelligence internazionale” 62 – Il premier norvegese ha spiegato che le maggiori agenzie di intelligence internazionali stanno collaborando alle indagini. Soltenberg ha ringraziato la comunità internazionale per il sostegno dato al suo Paese. “Siamo grati per il forte sostegno ricevuto da tutto il mondo, dai capi di Stato, che hanno telefonato e inviato messaggi di solidarietà e offerto assistenza. Tutti hanno detto che la Norvegia non meritava tutto questo”

14:10 Primario: 20 feriti in fin di vita 61 – Una ventina delle persone ricoverate sono in condizioni disperate. Lo ha detto il primario del policlinico universitario di Ulleval, a Oslo. Paal Aksel Naess, riferisce il sito del quotidiano Aftenposten, afferma che sono 30 i feriti ricoverati in condizioni gravi, venti dei quali in fin di vita

14:06 Stoltenberg commosso da incontro sopravvissuti: “Sono eroi” 60 – Dopo aver incontrato i sopravvissuti della strage di Utoya, ricoverati in un albergo dell’isola, il premier norvegese si è detto “particolarmente commosso”. “Sono eroi – ha detto il premier – che hanno salvato la vita a molti loro amici. E sono profondamente colpiti, molti di loro mi hanno detto che il modo migliore per onorare quelli che hanno perso la vita è di continuare ad agire, facendo così in modo che quelli che ci vogliono spaventare non abbiano successo”. “Il mondo inter – ha aggiunto Stoltenberg – dedica i suoi pensieri ai nostri morti”. Stoltenberg, nell’occasione, ha ribadito di conoscere personalmente alcune delle vittime della doppia azione terroristica che ieri ha sconvolto il paese

14:03 Cina, condoglianze di Wen Jiabao a Stoltenberg 59 – Condoglianze a Jens Stoltenberg e alle famiglie delle vittime anche dal premier cinese Wen Jiabao, unitamente alla condanna di Pechino degli attacchi terroristici in Norvegia

13:58 Uomo arrestato per il coltello si dice giovane laburista 58 – L’uomo arrestato a Utoya perché in possesso di un coltello è un ragazzo di 16-17 anni e, a quanto egli stesso ha affermato prima di essere fatto salire sull’auto della polizia, sarebbe un membro dei giovani laburisti. Lo si apprende da fonti sul posto. Il ragazzo, coi capelli scuri, indossava pantaloni corti e t-shirt e, secondo testimoni, sorrideva mentre lo portavano via. Il ragazzo era in mezzo alla folla quando la polizia è intervenuta all’improvviso, ammanettandolo

13:50 Palestina, giovani di Fatah piangono “compagni norvegesi” 57 – I giovani di Fatah, il partito laico palestinese che fa capo al presidente dell’Anp, Abu Mazen (Mahmud Abbas), esprimono in un messaggio “costernazione per l’orrendo attacco terroristico” di ieri e per la strage nel campo estivo di Utoya. Campo nel quale i giovani di Fatah, appartenenti alla stessa famiglia politica del Labour norvegese, a livello internazionale, sono stati ospiti in passato. “Non ci sono parole per descrivere l’orrore di fronte a un attacco che ha colpito persone innocenti, compagni nella nostra lotta per la libertà e l’indipendenza. Poche persone, nel mondo, sono state al nostro fianco e si sono impegnate per la pace come i compagni norvegesi”

13:41 A Utoya anche i reali di Norvegia 56 – Dopo il premier Stoltenberg, anche il re Harald V e la regina Sonia di Norvegia si sono recati nell’albergo sull’isola di Utoya dove sono ricoverati i sopravvissuti alla strage

13:39 Ansa: cinque sacchi di fertilizzante nella fattoria di Breivik 55 – Ci sono ancora cinque sacchi, da 600 chili ciascuno, del fertilizzante del tipo ‘Yara opti-pk 0-5 17’ in un angolo della fattoria affittata il 17 aprile scorso da Anders Behring Breivik, il 32enne arrestato per la strage di Utoeya. Lo ha constatato l’inviato Ansa sul posto

13:35 Iran condanna attentati, solidarietà alla Norvegia 54 – Il ministro degli esteri iraniano Ali Akbar Salehi ha condannato gli attentati in Norvegia e ha espresso la solidarietà di Teheran al popolo e al governo norvegese

13:27 H.Clinton: “Colpito al cuore un popolo al servizio della pace” 53 – Il segretario di Stato Usa, Hillary Clinton, in visita in Indonesia, ha condannato “ogni tipo ti terrorismo, non importa da dove provenga e chi ne sia responsabile”. La tragedia norvegese, prosegue la Clinton, “colpisce al cuore l’anima di un popolo pacifico. La Norvegia è ben conosciuta per i suoi sforzi indirizzati alla risoluzione di conflitti, mettere pace tra i popoli, un altissimo esempio di imprenditoria sociale”. “Questo terribile evento – conclude il segretario di Stato – colpisce tantissimo, perché tante vittime erano giovani”

13:16 Il cordoglio di Medvedev: “Atto mostruoso” 52 – Il presidente russo Dmitri Medvedev ha espresso oggi le sue condoglianze al premier norvegese Jens Stoltenberg per il doppio attacco “mostruoso” che ha provocato in Norvegia almeno 91 morti. Medvedev ha sottolineato la “solidarieta” alla corona norvegese per queste “ore buie”, affermando che “tutti condanniamo nei modi più fermi questi crimini mostruosi, per i quali non può esserci alcuna giustificazione”. “Sono convinto che coloro che hanno organizzato e perpetuato questi insensati crimini – ha detto Medvedev – saranno portati davanti alla giustizia e condannati”

13:14 Utoya, armato di coltello si avvicina a Stoltenberg: arrestato 51 – Un giovane armato di coltello è stato appena arrestato mentre si stava avvicinando al premier Jens Stoltenberg, giunto nell’isola di Utoya. La televisione Nrk riferisce che l’uomo ha cercato di giustificarsi spiegando alla polizia di avere questo coltello “perché non si sentiva sicuro”. L’arresto è stato effettuato nei pressi dell’albergo dove sono stati radunati i sopravvissuti alla strage

13:09 Polizia indaga su secondo sparatore a Utoya 50 – La polizia norvegese sta verificando i racconti di alcuni testimoni che hanno riferito di un secondo uomo, che non indossava un’uniforme della polizia, presente sull’isola di Utoya, e che potrebbe essere coinvolto nell’attacco nel quale sono morte 84 persone. Lo riferiscono i media norvegesi

13:04 Giovani laburisti: “Torneremo a Utoya” 49 – La gioventù laburista norvegese ritornerà sull’isola di Utoya, dove ieri 84 persone sono state uccise a colpi di fucile nell’attacco terroristico. Per non cedere il passo al terrore, ha annunciato un suo dirigente. “Auf (il movimento dei giovani laburisti) non sarà ridotto al silenzio. Di fronte a questo attacco odioso e incomprensibile noi lanciamo questo messaggio: Auf e le sue idee sopravviveranno, come hanno sempre fatto. Non abdichiamo nella lotta per le nostre convinzioni, torneremo a Utoya” ha dichiarato il leader del movimento giovanile laburista Eskil Pedersen alla stampa

12:58 Fornitore fertilizzante: “Sei tonnellate, ordine nella norma” 48 – Oddny Estenstad, portavoce della catena di prodotti per l’agricoltura Felleskjoepet, ha spiegato che il fertilizzante fu consegnato all’azienda agricola di Breivik il 4 maggio. “Sei tonnellate – aggiunge Estenstad -, che sono un piccolo, normale ordine per un produttore agricolo standard”. “Non conoscevo nè lui nè la sua azienda – aggiunge il portavoce della catena -, posso solo dire che la sua fattoria ci contattò in modo normale, ha ordinato il fertilizzante e il materiale gli è stato consegnato”

12:54 Si ferma il calcio norvegese 47 – Le partite di calcio del campionato norvegese del weekend sono state cancellate. Lo afferma la federazione norvegese, Nff, in un comunicato ufficiale. “In segno di rispetto per tutti quelli che sono stati colpiti da disastro – si legge – la Nff ha deciso di rinviare i match”. Il comunicato, inoltre lascia alle autorità regionali e agli organizzatori decidere se far disputare le partite delle categorie amatoriali

12:48 Breivik si faceva consegnare il fertilizzante alla fattoria 46 – Molti sacchi dello stesso fertilizzante sono impilati nel piazzale del magazzino, ma Breivik non ritirava personalmente i quantitativi ordinati, se li faceva consegnare direttamente nella fattoria, una casa in legno bianca e un granaio in legno dipinto di rosso, un posto come altre centinaia nella zona. Lo riferisce ancora il commesso che, vedendo stamani le foto di Breivik sui giornali, ha ricordato di averlo incontrato in centro nei mesi scorsi

12:45 “Breivik comprò tonnellate di fertilizzante” 45 – Breivik, proprietario di una azienda agricola nella regione dell’Hedmark, a 150 chilometri da Oslo, ha acquistato almeno sei tonnellate di fertilizzanti nella catena di negozi per la vendita di prodotti agricoli nel Felleskjopet (magazzino della comunità) a Rena, località di meno di duemila abitanti. Lo riferiscono sul posto. Il fertilizzante è uno dei componenti utilizzati nella fabbricazione di ordigni artigianali. Uno dei commessi in servizio rivela che Breivik ha cominciato a fare le ordinazioni di fertilizzanti per telefono già nel mese di aprile scorso

12:42 “Urlava ‘ vi uccido tutti’, io mi sono finto morto” 44 – Adrian Pracon, 21 anni, si è salvato perché si è finto morto, facendosi scudo con i cadaveri delle altre vittime della carneficina di Utoya. Oggi è ricoverato in ospedale per una ferita alla spalla. A Cnn e Sky news, Pracon ha raccontato: “Io e altre due persone stavamo a terra e ci siamo salvati perché ci siamo nascosti sotto altri corpi, fingendo di essere morti. Potevo sentire il suo respiro, i suoi stivali, mi sono tuffato in acqua, ma non ho avuto il tempo di togliermi i vestiti, così era difficile nuotare. Mi sono allontanato per 100 metri, poi ho capito che dovevo tornare a riva, perché se avessi continuato sarei sicuramente morto”. Mentre lui tornava a riva, l’omicida era sulla spiaggia e sparava alle persone in acqua: “Ero a cinque, forse sette metri da lui, che urlava ‘vi uccido tutti, dovete morire tutti’. Mi ha puntato l’arma contro, ma non ha premuto il grilletto”

12:41 Stoltenberg è arrivato a Utoya 43 – Il premier laburista norvegese Jens Stoltenberg è arrivato sull’isola di Utoya, dove ieri è avvenuta la carneficina al campus dei giovani laburisti. Il premier si è recato nell’albergo di Sundvollen, dove sono ospitati i sopravvissuti alla strage di ieri, scrive la Bbc online. È stato accolto da Eskil Pedersen, leader del movimento giovanile del partito laburista norvegese

12:36 Breivik ha militato nel partito conservatore (Frp) 42 – Anders Behring Breivik era iscritto alla sezione giovanile del Partito del progresso (Frp) nel 1999, dove è rimasto fino al 2006. Tra il 2001 e il 2002 avrebbe anche ricoperto alcuni incarichi per il partito, fra i quali quello di presidente di sezione. Attualmente il Frp è il secondo nel parlamento norvegese, con 41 seggi. Il suo leader Il leader, Siv Jensen, si è detto sconvolto da quanto accaduto: “Ho saputo quello che è successo e sono profondamente scosso”. “Ho lavorato diversi anni per il Partito del progresso – avrebbe scritto lo stesso Breivik su Twitter – e per sostenerlo quando eravamo ancora meno del 10%”, riporta il principale quotidiano norvegese Aftenposten

12:27 Altri testimoni: “Gli sparatori erano di più” 41 – Aumentano le testimonianze che riportano di almeno due uomini intenti a far fuoco sulla folla, ieri sull’isola di Utoya. E’ quanto scrive il sito di VG, citando due testimoni oculari scampati al massacro. Alexandre Standval, un giovane di 23 anni che si trovava sull’isola insieme ad alcuni amici, si è detto sicuro che a sparare “sono state due persone”, mentre Marius Roset, che ha raccontato di essersi tuffato in acqua per evitare i colpi d’arma da fuoco, ha detto che “c’era più di un tiratore”

12:26 Farnesina: per ora nessun italiano coinvolto 40 – “Al momento non ci risultano Italiani coinvolti” negli attentati in Norvegia. Lo ha affermato il capo dell’unità di crisi della Farnesina, Fabrizio Romano, intervistato da Sky tg24. “Al momento – ha aggiunto – le indagini sono ancora in corso e non siamo in grado di prevedere quando le autorità norvegesi scioglieranno la riserva” sulla nazionalità delle vittime. “Confidiamo che nel giro di poche ore potranno scioglierla e avere la conferma” che nessun italiano è coinvolto

12:21 Reporter VG: “Breivik contro lassimo laburista verso Islam” 39 – Hans Torgersen, reporter del quotidiano VG, la cui sede è stata devastata dalla bomba nel centro di Oslo, ha detto alla Bbc di essere sicuro che l’azione terroristica ha avuto come obiettivo il partito laburista del premier Stoltenberg. “Breivik probabilmente ha agito contro l’atteggiamento troppo rilassato nei riguardi dell’Islam” del partito laburista

12:13 Stoltenberg: “Funzionari tra vittime bomba, li conoscevo” 38 – Ci sono anche funzionari del governo norvegese tra le vittime della bomba esplosa ieri nel centro di Oslo. Lo ha detto il primo ministro Jens Stoltenberg, aggiungendo che conosceva alcuni di loro

12:09 Nunzio apostolico: “Colpo a società libera e democratica” 37 – Monsignor Tscherrig sottolinea che “per i norvegesi è una grande catastrofe. I norvegesi già dicono che è la più grande sciagura che ha colpito il Paese dopo la Seconda Guerra Mondiale. Di fatto è una cosa incredibile: è un paese pacifico, con una società molto democratica e libera, ed effettivamente quello che è successo è un grande colpo per tutta la popolazione”. In Norvegia, “la Chiesa cattolica sta pregando e certamente domani si ricorderanno i morti anche nella Santa Messa – spiega il Nunzio -. Tutta la situazione è molto in divenire, la polizia indaga e tutti sono scioccati”

12:04 Nunzio apostolico in Norvegia: “Una follia” 36 – “E’ una follia. Tutte queste cose sono follie umane molto difficili da spiegare, sia che abbiano motivi politici o personali. In qualunque caso è sempre una cosa incredibile. Alla fine tutto questo è parte di questa follia umana”. Così il nunzio apostolico in Norvegia, monsignor Emil Paul Tscherrig, commenta ai microfoni della Radio Vaticana gli attacchi terroristici di Oslo. “Siamo tutti molto colpiti da questi terribili fatti, da questi due attentati che hanno causato così tanti morti, soprattutto fra i giovani. Facciamo le nostre vivissime condoglianze a tutte le famiglie e a tutte le persone che sono state colpite”

12:01 Il cordoglio di Schifani e del Senato 35 – Il presidente del Senato, Renato Schifani, esprime cordoglio alle famiglie delle vittime e “la nostra più affettuosa vicinanza” ai feriti degli attentati in Norvegia, che Schifani definisce “un attacco alla Civiltà del mondo libero e alla Pace che faticosamente, giorno dopo giorno , si sta costruendo”

11:57 Portavoce polizia: Breivik in tribunale entro tre giorni 34 – Carol Sandbye, portavoce della polizia di Oslo, ha detto che su Breivik gravano “due capi d’accusa per terrorismo. Il suo interrogatorio è appena iniziato”. Sempre secondo la portavoce, il presunto attentatore comparirà in tribunale entro tre giorni

11:50 Utoya, si cercano altri corpi nell’acqua 33 – Il bilancio delle vittime della strage di Utoya, 84, potrebbe aumentare. “Si cercano corpi anche in acqua” ha riferito Roger Andresen, vice-capo della polizia, in un’intervista alla Tv norvegese. Molti testimoni hanno riferito che il killer ha sparato in acqua cercando di colpire chi tentava di fuggire. Andresen ha detto che “ci vorrà ancora del tempo prima di poter identificare tutti i morti in modo da avere una lista definitiva”

11:43 “Nascosta sotto un letto mentre lui cercava di entrare” 32 – Non è la scena di un film horror, ma la testimonianza di Lisa-Marie Husby, resa alla Bbc, sulla strage di Utoya. “Siamo scappati verso una baracca nella foresta e lui ci correva dietro. Siamo entrati nella baracca e abbiamo chiuso a chiave. Io mi sono nascosta sotto un letto. Per 15 minuti tutto era calmo, ma poi lui ha cercato di entrare. Ha sparato contro la porta e il momento più terrificante è stato mentre provava a introdurre l’arma attraverso una finestra. Sono rimasta sotto il letto per due ore, fin quando ho saputo che eravamo salvi”

11:35 Esperto: “Fondamentalismo cristiano può degenerare in violenza 31 – Paul Rogers, docente di studi sulla pace alla Bradford University, ha spiegato alla Bbc che “occasionalmente, in alcuni individui, il fondamentalismo cristiano estremo può degenerare in violenza”. Il professore cita ad esempio Timothy McVeigh, autore della strage di Oklahoma City, e il massacro di Port Arthur, in Tasmania, nel 1996. Anche per Breivik potrebbe essere andata così, conclude Rogers

11:34 Testimone a quotidiano: “Gli sparatori a Utoya erano due” 30 – Il quotidiano norvegese VG, il più diffuso nel Paese, cita oggi un testimone oculare che parla di due sparatori sull’isola di Utoya. Lo riferisce la Bbc sul suo sito online

11:19 Bbc: Breivik sta collaborando con la polizia 29 – Anders Behring Breivik, il 32enne norvegese arrestato perché ritenuto autore della strage di Utoya e dell’esplosione nel centro di Oslo, sta collaborando con la polizia. Lo riferisce la Bbc citando fonti della polizia norvegese. L’interrogatorio di Breivik è in corso

11:14 Forum giovani condanna gli attentati in Norvegia 28 – Il Forum nazionale dei giovani, piattaforma che raccoglie un’ottantina di organizzazioni, esprime cordoglio al popolo norvegese e “condanna con fermezza gli atti di violenza terroristica che hanno ucciso e ferito decine di persone”. “Non possono esistere giustificazioni a quanto accaduto a una nazione che – si sostiene in una nota – quotidianamente è impegnata per assicurare la pace nei territori più instabili del pianeta, la comunità internazionale si attivi a supporto delle autorità norvegesi per individuare immediatamente i responsabili”

11:10 Breivik si era trasferito un mese fa lontano da Oslo 27 – Secondo quanto riferiscono i media norvegesi, Breivik avrebbe lasciato Oslo un mese fa, trasferendosi a 150 chilometri da Oslo, nella regione di Heidmark, dove avrebbe impiantato la “Breivik Geofarm”, azienda agricola bio attraverso la quale gli sarebbe stato facile entrare in possesso di prodotti chimici con cui costruire una bomba artigianale

11:00 Breivik su FB: “Io, cristiano e anti-Islam” 26 – “Single, cristiano, conservatore e anti-islamico” è questo il profilo che tracciava di se stesso Anders Behring Breivik, il 32enne arrestato dalla polizia norvegese e sospettato del doppio attacco che ieri, sull’isola di Utoya e a Oslo, ha causato 91 morti. Gli interessi, le idee politiche e le letture di Breivik appaiono sulla pagina di Facebook passata al setaccio dagli inquirenti che stanno indagando sugli attentati. Grande appassionato di videogiochi e di caccia, il presunto killer indicava tra gli interessi il body-building e la massoneria, manifestando apertamente il proprio odio per la società multiculturale e multirazziale

10:57 Fini esprime cordoglio a presidente Parlamento norvegese 25 – Il presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini, ha inviato a Dag Terje Andersen, presidente dello Stortinget, il Parlamento norvegese, il seguente messaggio: “Illustre Presidente, desidero trasmetterle, a nome mio personale e della Camera dei Deputati, le espressioni del più profondo cordoglio, unitamente alla più ferma condanna per i vili attentati terroristici che hanno così duramente colpito Oslo e Utoya, provocando tante vittime innocenti. Questi ignobili crimini hanno scosso e indignato l’opinione pubblica italiana e rafforzano in tutti noi la consapevolezza dell’importanza della coesione internazionale nella lotta al terrorismo, che vede i nostri Paesi attivamenteimpegnati, così come della necessità di proseguire nell’azione volta alla piena affermazione dei valori della pace, della tolleranza, della democrazia. In questo momento di profondo dolore desidero, altresì, manifestare la vicinanza e la solidarietà ai feriti e alle famiglie delle vittime degli odiosi crimini”

10:50 Sicurezza non considerava “seria” minaccia estrema destra 24 – In un rapporto diffuso all’inizio dell’anno, i servizi di sicurezza interni della polizia norvegese temevano principalmente un attacco di matrice islamica, mentre consideravano “meno seria” la possibilità di un’azione dell’estrema destra. Nel rapporto del Pst si legge: “Come gli anni precedenti, gruppuscoli di estrema destra e sinistra non rappresentano una minaccia seria per la società norvegese nel 2011”. “Nel 2010 – prosegue il documento – si è verificato un aumento delle attività dei gruppi di estrema destra, attività che dovrebbe proseguire quest’anno”

10:37 Quella frase di Stuart Mill su Twitter 23 – Sulla sua pagina Twitter, lo scorso 17 luglio, Breivik ha postato una citazione del filosofo inglese, John Stuart Mill: “Una persona con un credo ha altrettanta forza di 100.000 persone che non hanno interessi”. Se i sospetti della polizia verranno confermati, il “credo” di Breivik ha lasciato dietro di sè, per ora, 91 corpi senza vita

10:22 Breivik definì la Brundlandts “assassina del paese” 22 – Anders Behring Breivik un anno e mezzo fa definì Gro Harlem Brundlandt, premier laburista per tre mandati tra il 1981 e il 1996, come “assassina del paese”. In un messaggio postato da Breivik il 25 gennaio 2010 sul forum dokument.no è scritto tra l’altro che “Chiunque non segue le indicazioni dell’assassina del paese Gro Harlem Brundlandts è considerato razzista”. Nel 1993 la Brundlandt era in carica quando, il 20 agosto, vennero conclusi a Oslo gli accordi di pace israelo-palestinese tra Rabin e Arafat. Ieri aveva partecipato al raduno estivo dei giovani attivisti del partito laburista a Utoya, tenendo un discorso poche ore prima della strage

10:02 Testimone: “Breivik sparava alla testa chi si fingeva morto” 21 – Una testimone della strage di Utoya, Dana Berzingi, ha dichiarato che diversi ragazzi “fingevano di essere morti per sopravvivere”, ma dopo averli colpiti una prima volta, l’uomo sparava loro alla testa per assicurarsi che fossero morti. “Ho perso tanti amici”, ha aggiunto la Berzingi

09:53 “Sono qui per controllo sicurezza dopo attentato a Oslo” 20 – Molti i sopravvissuti della strage di Utoya che hanno raccontato come Breivik sia riuscito a uccidere tanti ragazzi riuniti sull’isola per un campo estivo del partito laburista. Vestito da agente di polizia, “è sceso dalla macchina e ha mostrato i documenti. Ha detto che era stato mandato per controllare le misure di sicurezza, che era un controllo di routine dopo l’attacco terroristico di Oslo”, ha raccontato una delle guardie del campo, Simen Mortensen, al quotidiano norvegese Verdens Gang. Breivik è quindi andato tra i ragazzi e ha fatto loro cenno di avvicinarsi, aprendo poi il fuoco. Alcuni hanno raccontato di essersi avvicinati a Breivik perché rassicurati dalla sua uniforme e di essere corsi da lui a un suo cenno

09:52 Polizia conferma identità arrestato: è Anders Behring Breivik 19 – E’ ancora troppo presto per discutere dei motivi che sono dietro ai due attacchi di ieri. Lo ha riferito la polizia norvegese, dopo aver confermato l’identità dell’uomo arrestato a seguito della sparatoria sull’isola di Utoya e aver messo l’uomo anche in relazione alla bomba esplosa nel centro di Oslo. E’ inoltre ancora troppo presto, ha aggiunto la polizia, avanzare ipotesi sulla possibilità che insieme al 32enne norvegese Anders Behring Breivik, siano coinvolte anche altre persone.

09:48 Stoltenberg: “Polizia sa dei gruppi di estrema destra” 18 – Il premier Jens Stoltenberg nella sua conferenza stampa di questa mattina ha detto di non voler fare illazioni sui motivi della strage. “Rispetto ad altri paesi – ha comunque aggiunto – non direi che abbiamo grossi problemi con gli estremisti di destra. Ma ci sono alcuni gruppi, li abbiamo seguiti in passato e la nostra polizia ne è consapevole”

09:36 Polizia non esclude nuovi arresti 17 – In conferenza stampa, il capo della polizia non ha escluso altri arresti nell’ambito delle indagini sulla strage

09:35 Polizia: arrestato è un “fondamentalista cristiano” 16 – La persona arrestata per gli attacchi è “un fondamentalista cristiano”. Lo riferisce oggi la polizia norvegese. Sulla base di informazioni che l’uomo ha postato su internet si tratta di un “fondamentalista cristiano”, ha detto il responsabile della polizia precisando che le sue opinioni politiche sono orientate “a destra”

09:34 Stoltenberg: “Bandiere a mezz’asta in tutto il paese” 15 – In tutta la Norvegia, ha annunciato il premier, le bandiere saranno esposte a mezz’asta

09:32 Stoltenberg: “A Utoya ho conosciuto felicità, impegno, sicurezza” 14 – Il premier ha ricordato che l’isola di Utoya, dove ieri sono stati uccisi almeno 84 giovani partecipanti a un raduno della gioventù laburista, il suo partito, è il luogo dove si reca tutte le estati dal 1979. “Lì ho conosciuto la felicita, l’impegno e la sicurezza. Ora quel posto è conosciuto per la violenza brutale. Un paradiso per i giovani è diventato per qualche ora l’inferno”

09:30 Stoltenberg: “Attaccata nostra società ‘aperta‘” 13 – Ieri è stata attaccata la “società aperta”, che è il “marchio di fabbrica” del paese. Lo ha detto il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg nella conferenza stampa di stamattina. “Il nostro marchio di fabbrica è una società aperta – ha detto il premier – è una società sicura dove si può partecipare al dibattito politico senza subire alcuna minaccia. E’ questo che è sotto attacco oggi, è questo che è minacciato e dobbiamo reagire perché non sia cosi”

09:28 Times: a Utoya c’erano anche i figli del premier 12 – I figli del premier Jens Stoltenberg erano ieri fra i 560 partecipanti al campus estivo organizzato dal partito laburista sull’isola di Utoya. Lo scrive oggi il quotidiano britannico Times

09:26 Polizia conferma: arrestato è responsabile di entrambi gli attacchi 11 – Il 32enne norvegese arrestato dalla polizia è responsabile di entrambi gli attacchi, a Oslo e sull’isola di Utoya, costati la vita a 91 persone. Lo conferma la polizia. “Abbiamo delle ragioni per considerarlo responsabile dei due episodi”, ha dichiarato in conferenza stampa il capo della polizia

09:25 Ministro Esteri: “Questi giovani sono ricchezza del paese” 10 – Il ministro degli esteri Jonas Gahr Store ieri si è recato a Utoya, dove ha avuto parole di conforto e di stima per i giovani presenti al raduno laburista. “Il paese – ha detto il ministro – non ha nulla di meglio di questi giovani che dedicano il proprio tempo estivo per partecipare alla vita politica, facendo discussioni, incontri, giocando a calcio: hanno dovuto, proprio loro, vivere un’esperienza così terribile”

09:24 Stoltenberg dovrebbe recarsi oggi a Utoya 9 – Oggi il premier norvegese Jens Stoltenberg dovrebbe recarsi sull’isola di Utoya, sede del campus dei giovani laburisti teatro ieri della carneficina in cui hanno perso la vita almeno 84 persone, per lo più giovani

09:21 Oslo nella paura di un nuovo 11 Settembre 8 – La capitale norvegese è ancora sconvolta dopo gli attacchi. Oslo come le Torri Gemelle: le immagini della televisione norvegese hanno mostrato edifici sventrati, finestre in frantumi, colonne di fumo, persone insanguinate in fuga, sguardi smarriti, poliziotti e soccorritori sopraffatti, ambulanze in corsa. Dopo aver invitato ieri gli abitanti del centro ad allontanarsi, la polizia mantiene la sorveglianza rafforzata in prossimità degli edifici potenzialmente sensibili. Cani addestrati continuano le perlustrazioni, nel timore di altri ordigni inesplosi

09:20 Ministro: “Non c’è motivo di alzare soglia di rischio” 7 – “Fino ad ora non c’è motivo di alzare il livello di rischio” che grava sulla Norvegia. Lo ha detto il ministro della giustizia norvegese Knut Storberget nel corso di una conferenza stampa con il premier Jens Stoltenberg

09:12 Nuovo bilancio della polizia: 91 i morti 6 – E’ di 91 vittime l’ultimo bilancio degli attentati in Norvegia. Lo ha reso noto la polizia, spiegando che nell’isola di Utoya sono state uccise 84 persone, a cui vanno aggiunge le 7 morte nell’autobomba ad Oslo

09:07 Il presunto attentatore gestiva un’azienda agricola bio 5 – Secondo quanto riportato dal suo profilo Facebook, Anders Behring Breivik sarebbe direttore di “Breivik Geofarm”, un’azienda agricola biologica che gli avrebbe consentito di avere accesso a prodotti chimici utilizzabili per la costruzioni di ordigni esplosivi. I registri fiscali, aperti a consultazione pubblica in Norvegia, rivelano allo stesso tempo che l’uomo non ha dichiarato alcuna entrata nel 2009 e somme estremamente modiche negli anni precedenti

09:02 Anders Behring Breivik, il nome del presunto attentatore 4 – Mentre la polizia mantiene il riserbo sulle indagini, i media norvegesi avrebbero identificato l’autore delle due azioni in Anders Behring Breivik, 32 anni. Dalle sue tracce su Facebook e Twitter, l’uomo risulta vicino a posizioni di estrema destra, ostile all’Islam, alla società multietnica, ma non simpatizzante dei movimenti neonazisti

08:57 Testimone: “Ci diceva: venite, ho informazioni importanti” 3 – Una ragazza di 15 scampata all’eccidio di Utoya parla dello sparatore, che si è presentato ai giovani del raduno laburista indossando un maglione della polizia. “Venite da me, ho informazioni importanti, non c’è pericolo” diceva l’uomo, secondo il racconto di Elisa. Quando l’uomo ha fatto fuoco, “scappavano tutti come pazzi, ma lui sparava sparava…”

08:56 Stoltenberg: “Un incubo” 2 – “E’ un incubo” ha aggiunto il premier laburista norvegese evocando il “sangue e la morte” che si sono trovati di fronte i giovani partecipanti alla riunione laburista sull’isola di Utoya, alla periferia di Oslo

08:54 Stoltenberg: “Tragedia nazionale” 1 – Il primo ministro norvegese Jens Stoltenberg ha definito oggi “una tragedia nazionale” il doppio attacco che ha provocato almeno 87 morti ieri nella capitale.”Mai dalla seconda guerra mondiale il nostro paese è stato colpito da un crimine di questa portata”, ha detto il premier

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23 luglio 2011

fonte:  http://www.repubblica.it/esteri/2011/07/23/dirette/norvegia_sotto_attacco_87_morti-19498666/?rss

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