SETTE – Arkeon, il racconto-choc di una vittima: “Erano premurosi poi mi hanno stuprata” / Povia, ancora lui!
Sette, il racconto-choc di una vittima: “Erano premurosi poi mi hanno stuprata”
Bari, la ragazza è entrata a far parte di Arkeon spinta da un’amica, e ha sborsato migliaia di euro
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di Fabio Castori
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BARI, 15 marzo 2010 – UNA STORIA inquietante, ma, purtroppo, come altre di donne e uomini che hanno subito violenze e abusi sessuali nel nome di Arkeon. È la storia di Silvia che, dopo aver versato decine di migliaia di euro nelle casse dei guru del gruppo, è stata anche violentata.
Come è entrata a far parte di Arkeon?
«Sono stata introdotta da un’amica che frequentava i seminari a pagamento della setta. Ho iniziato dai livelli più bassi fino ad arrivare a quelli più alti, dove si pagavano anche 15 mila euro».
In che consisteva l’attività praticata nella setta?
«Fondamentalmente erano dei percorsi da seguire, che, in realtà, erano dei veri e propri lavaggi del cervello. Inizialmente tutti sono stati premurosi e dolci, praticando la cosiddetta tecnica del ‘love bombing’, ma poi è venuto fuori il lato perverso dei guru. Loro agivano sulla nostra mente inculcandoci anche delle memorie false per sostenere la loro tesi secondo cui il 95 per cento delle persone sono state abusate nel periodo infantile».
Abusi di quale tipo?
«Abusi sessuali e quasi sempre praticati dai genitori. Loro cercavano di convincerci che tutti noi, anche se non lo ricordavamo, avevamo subito abusi da piccoli».
Quindi si parlava spesso di sesso?
«Sì, si parlava spessissimo di sesso, nonostante in questi incontri fossero presenti anche minorenni. Con il pretesto di utilizzare determinate tecniche, cercavano di farti credere che, ripercorrendo all’indietro quello che poteva essere il tuo vissuto, saresti arrivato a capire e a superare quello che era stato il trauma dell’abuso».
Ma questo sempre e in ogni caso, anche se l’abuso non c’era stato?
«Per loro era impossibile che non ci fosse stato, caso mai c’era l’eventualità che non lo si ricordasse. In quel caso applicavano la loro tecnica più violenta per farlo ritornare a galla».
Ovvero?
«Abusavano sessualmente dell’adepto. Così come hanno fatto con me e con altre persone. Una volta ho assistito anche ad una violenza di gruppo nei confronti di una donna che rifiutava di sottomettersi».
Le risulta che all’interno di Arkeon ci fossero membri delle Chiesa?
«Sì, la setta si serviva di persone della Chiesa per adescare ulteriormente gli adepti e per darsi una facciata di perbenismo».
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fonte: http://quotidianonet.ilsole24ore.com/cronaca/2010/03/15/305081-sette_racconto_choc.shtml
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Povia – Luca era gay – Ecco Luca (Striscia la Notizia 24/2/2009) Povia sei squallido
STRISCIA LA NOTIZIA: POVIA SI E` ISPIRATO ALLA SETTA ARKEON PER `LUCA ERA GAY`
Maltrattamento di minori, abusi sessuali, violenza privata, esercizio abusivo della professione medica: sono queste le attività di Arkeon, la setta che guarisce dall`omosessualità. E Povia si sarebbe ispirato alla vita di un “Luca”, paziente della setta
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Striscia la notizia ha rivelato che la canzone “Luca era gay” di Povia possa essere collegata in qualche modo con la setta Arkeon. Nella puntata andata in onda il 24 Febbraio sera, i conduttori hanno riproposto un servizio del 2007 che ha indagato su Arkeon, e un servizio dove si mette in relazione la canzone di Povia e la setta.
Una inchiesta della procura di Bari ha indagato Arkeon per reati estremamente gravi: associazione a delinquere, truffa, esercizio abusivo della professione medica, violenza privata, maltrattamento di minori e incapacità procurata di violenza.
Per comprendere le accuse avanzate dalla procura basta guardare il servizio di Striscia, dove alcuni ex-adepti descrivono i metodi violenti utilizzati per guarire dall’omosessualità. La prima testimone parla apetramente di abusi sessuali perpetrati dai responsabili della setta, subiti in prima persona. Inoltre Si palra del fatto che anche svariati minorenni presenziarono alle sedute di guarigione. La teoria proposta è più che malsana: l’omosessualità deriva da abusi sessuali ricevuti in periodo infantile (anche nel caso in cui non ci si ricordi di esserne stati vittima), per guarire, dunque, è necessario rivivere gli stessi abusi. Risultato: i pazienti venivano deliberatamente abusati sessualmente in nome della guarigione.
A riguardo Enrico Oliari, presidente di GayLib, ha commentato: “Ho sempre difeso nel mondo gay la libertà di Povia di cantare ciò che pensa, ma se dietro alla sua esibizione di Sanremo c’è, come rivelerebbe lo scoop di Striscia la notizia, un’azione pensata nel contesto di Arkeon, allora non si tratterebbe di musica, ma di lobby anti-gay” e conclude “E’ necessario che Povia rassicuri sulla genuinità della sua opera musicale prendendo le distanze da Arkeon e dagli pseudo-guaritori dei vari ‘Luca gay'”.
Di Arkeon ne ha parlato anche Padre Cantalamessa, conduttore del programma di Raiuno “A sua immagine“, promuovendone le attività. Ed è proprio dalla trasmissione di Caltalamessa che nasce un secondo sospetto. Il frate ha intervistato un “guarito” grazie ad Arkeon, tale Luca. Il suo racconto ricorda incredibilmente la canzone di Povia. Che si tratti dello stesso Luca?
Il Giustiziere degli Angeli
Per leggere gli altri articoli sulla Psico-Setta ARKEON vi rimando a questo LINK
Sette, “Decine le persone raggirate nel Fermano”
“Potrebbero essere decine e decine le vittime della setta Arkeon”. A lanciare l’allarme e il presidente della Favis, associazione nazionale familiari vittime delle sette di Rimini, Maurizio Alessandrini, parte civile nel processo al via il 18 marzo
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Fermo, 27 febbraio 2010 – «POTREBBERO essere decine e decine le vittime della setta Arkeon nella Provincia di Fermo». A lanciare l’allarme e il presidente della Favis, associazione nazionale familiari vittime delle sette di Rimini, Maurizio Alessandrini, che insieme all’associazione Cesap di Bari e il Codacons si è costituito parte civile nel processo contro le 11 persone che compariranno davanti al giudice il 18 marzo.
«La setta e i suoi ‘maestri’ – spiega Alessandrini – hanno operato per quasi dieci anni in tutt’Italia e gli adepti sono circa diecimila. Delle vittime alcune hanno sporto denuncia, ma molte altre, per vergogna o per paura, sono rimaste nell’ombra, nonostante abbiano subito abusi di ogni tipo. E’ proprio a tali persone, che sappiamo essere anche nel Fermano, che mi rivolgo per un appello: contattateci e insieme potremo fare molto per sconfiggere questa e tutte le altre sette che quotidianamente rovinano la vita di tanta gente».
Alessandrini chiama in causa anche lo Stato, gli operatori di giustizia e le forze dell’ordine: «Nonostante la loro buona volontà e l’istituzione della squadra antisette, non c’è sufficiente preparazione sul fenomeno e chiarezza sul quadro dei reati punibili e configurabili in certe situazioni. Così come si è fatto per le droghe, che sono una piaga sociale, si deve fare per il fenomeno delle sette e per la sua pericolosità».
Sulla vicenda della setta Arkeon, di cui in questi giorni sono emerse le due inquietanti storie del fermano morto di tumore e del padre con il figlio omosessuale, interviene Lorita Tinelli, psicologa, consulente criminologa e presidente del Cesap (Centro studi abusi psicologici): «Al momento ci sono due suicidi accertati, attribuibili alla setta, e un caso di istigazione commesso ai danni di un ragazzo che ha raccontato la sua storia agli investigatori. E’ così che sono emersi anche molteplici abusi sessuali e maltrattamenti su minori, sempre messi in atto dai capi carismatici di Arkeon».
Chi avesse bisogno di aiuto o volesse contattare le associazioni per sapere come comportarsi, può chiamare i numeri 328 9028910, 328 5665202 oppure scrivere una mail a cesap@libero.it.
di FABIO CASTORI LINK ARTICOLO originale
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fonte: http://mammadolce.wordpress.com/2010/02/27/psico-setta-arkeon-le-vittime-devono-denunciare/
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Suvvia …. mi si consenta……. ormai lo sanno proprio tutti che il fondatore di arkeon è mr. Prodi, con mr. Violante come vice.
non commento il commento precedente perché si commenta da solo… e scusate il gioco di parole.
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/07078
Dati di presentazione dell’atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 317 del 05/05/2010
Firmatari
Primo firmatario: MASTROMAURO MARGHERITA ANGELA
Gruppo: PARTITO DEMOCRATICO
Data firma: 05/05/2010
Elenco dei co-firmatari dell’atto
Nominativo co-firmatario Gruppo Data firma
LOSACCO ALBERTO PARTITO DEMOCRATICO06/05/2010
SERVODIO GIUSEPPINAPARTITO DEMOCRATICO07/05/2010
BELLANOVA TERESA PARTITO DEMOCRATICO12/05/2010
Destinatari
Ministero destinatario:
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI
MINISTERO DELLA SALUTE
MINISTERO DELLA GIUSTIZIA
MINISTERO DELL’INTERNO
Ministero/i delegato/i a rispondere e data delega
Delegato a rispondere Data delega
PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI 05/05/2010
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL’INTERNO delegato in data 11/05/2010
Stato iter: IN CORSO
Fasi iter:
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 06/05/2010
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 11/05/2010
MODIFICATO PER MINISTRO DELEGATO IL 11/05/2010
APPOSIZIONE NUOVE FIRME IL 12/05/2010
Atto Camera
Interrogazione a risposta scritta 4-07078
presentata da
MARGHERITA ANGELA MASTROMAURO
mercoledì 5 maggio 2010, seduta n.317
MASTROMAURO, LOSACCO, SERVODIO e BELLANOVA. –
4/07078 : CAMERA – ITER ATTO http://banchedati.camera.it/sindacatoispettivo_16/showXhtml.Asp?idAt…
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Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della salute, al Ministro della giustizia, al Ministro
dell’interno.
– Per sapere – premesso che:
nella provincia di Bari sono state rinviate a giudizio 10 persone (la posizione dell’undicesimo indagato è
stata stralciata) coinvolte nell’inchiesta della psico-setta Arkeon, l’indagine ha preso spunto dalla
trasmissione Mi manda rai3 del 2006 e più recentemente anche da differenti servizi di Striscia la notizia;
la setta, con sede amministrativa a Bari, liberamente ispirata alle filosofie orientali del genere Reiki,
secondo gli investigatori sarebbe riuscita in dieci anni di attività a raccogliere e truffare oltre 10 mila
adepti in tutta Italia, obbligandoli a partecipare a costosi seminari per poter guarire da malattie gravi,
tumori e AIDS;
a capo della setta sarebbe Vito Carlo Moccia, di 57 anni di Noicattaro (Bari) il quale si dichiarava
psicologo senza possederne il titolo;
attraverso la testimonianza di molti membri della predetta setta è stata riscontrata, tra l’altro, la pratica
dell’abuso sessuale e della violenza di gruppo anche su minori, spingendo le vittime a credere che l’abuso
sessuale fosse stato praticato nel corso dell’infanzia dal 95 per cento dei genitori sui propri figli;
tali ricordi, rimossi secondo la setta andavano recuperati attraverso l’abuso sessuale da parte dei maestri;
tali fatti pare risalgano al periodo dal 1998 al 2008, nel corso del quale si sono accertati anche due suicidi
collegati alle attività di Arkeon;
i maestri proponevano percorsi graduali di affiliazione all’organizzazione risultati essere vere e proprie
manipolazioni, attraverso la partecipazione a seminari pagati dai partecipanti intorno ai 260 euro per il
primo livello e fino ai 15 mila euro per i livelli successivi;
è stato inoltre riscontrato attraverso le testimonianze di alcune vittime che alcune coppie per risolvere la
loro crisi coniugale sono arrivate a pagare fino a 100 mila euro;
dopo che la Corte Costituzionale, con una sentenza del 1981, ha cancellato il reato di plagio, l’attività
lobbistica delle sette è molto più forte, non esistono al momento misure di contrasto efficaci contro queste
organizzazioni, nonostante i numerosi arresti effettuati dalle Forze dell’ordine negli ultimi anni, ad esempio
quello di Danilo Speranza, guru della setta Re Maya avvenuto a Roma;
la procura di Bari ha contestato ai dirigenti della setta Arkeon i reati per associazione a delinquere, truffa,
esercizio abusivo della professione medica, violenza privata, maltrattamenti di minori e incapacità
procurata da violenza; il processo è iniziato la settimana scorsa -:
se si intendano adottare iniziative per riempire il vuoto normativo in materia di contrasto del fenomeno
delle sette, ripristinando il reato di plagio;
se si intendano assumere e/o intensificare, soprattutto nelle zone più colpite dal fenomeno, i necessari
interventi di ordine pubblico per reprimere il fenomeno;
se si ritenga opportuno promuovere una campagna di sensibilizzazione, in particolare nelle zone disagiate
e colpite già in passato dall’attività delle sette, affinché fenomeni di questo tipo non proliferino, attivando
strumenti culturali atti a prevenirli tramite la sensibilizzazione dell’opinione pubblica.
(4-07078)
Classificazione EUROVOC:
CONCETTUALE:
delitto contro la persona, setta religiosa, societa’ segreta, vittima
GEO-POLITICO:
BARI – Prov, PUGLIA, NOICATTARO, BARI – Prov, PUGLIA